L’incredibile ovazione dei tifosi avversari per Paul Pogba: è la fine di un incubo durato 799 giorni

Il Monaco è crollato sotto i colpi del Rennes in Ligue 1 rimediando una pessima figura: sconfitta per 4-1 e un declivio che non accenna a frenare in classifica dove è sempre più lontano dalle prime posizioni. Un colpo a vuoto e una serata pessima allietata solamente da una nota positiva, il rientro in campo di Paul Pogba accompagnato da una incredibile ovazione da parte dei 30 mila del Roazhon Park. Anche se per soli 5 minuti di gioco, anche se sul risultato oramai segnato da un inequivocabile 4-0 per i padroni di casa. Per l'ex Juventus è la fine ufficiale di un incubo, che durava oramai da 799 giorni.
Pogba fermo dal settembre 2023: un incubo durato 799 giorni
L'ultima volta che Paul Pogba era sceso in campo per una partita ufficiale è stato il 3 settembre 2023, in occasione della partita della Juventus di Max Allegri contro l'Empoli in Serie A. Poi, il buio. Infinito. Il tunnel delle accuse di doping, la squalifica lunghissima, l'addio duro e difficile con i bianconeri. La ricerca di una nuova squadra, il ritorno in patria, l'ingaggio del Monaco e i continui infortuni che ne hanno procrastinato a data da destinarsi il rientro. Una maledizione che appariva infinita, durante la quale Pogba ha continuato ad allenarsi, prima da solo, poi con i suoi nuovi compagni. Fino al 22 novembre 2025 quando si è riaccesa la luce dopo una notte durata 799 giorni.
Il ritorno in campo di Pogba nell'ultimo cambio di Rennes-Monaco
Mister Pocognoli non lo ha schierato in campo tra i titolari perché ben sapeva che la tenuta fosse minimale. Anche sotto di uno, due, tre, quattro gol. Il Monaco affondava, altri entravano in campo, Pogba è rimasto in panchina quasi fino alla fine. Poi all'85' con una gara totalmente compromessa, ecco il momento a suo modo storico, di certo che certifica la rinascita sportiva di Pogba: il cambio, l'ultimo, il quinto, al posto di Coulibaly. Che tutti attendevano con ansia, anche i tifosi del Rennes che in 30 mila lo hanno applaudito e acclamato. Per una quasi anonima manciata di minuti, ma tanto è bastato perché si voltasse finalmente pagina in modo definitivo. Con un ultimo viatico: proprio con l'ex Juve in campo, il Monaco ha trovato la forza per il classico gol della bandiera.