Lettera shock di un arbitro: “Perché in Inter-Roma nessuno ha bussato in sala VAR come fa Rocchi?”

L'assistente arbitrale, Domenico Rocca, ha messo nero su bianco una serie di accuse e rivelazioni molto gravi sul mondo dei fischietti italiani. Ha raccolto tutto in una lettera e l'ha spedita alla Commissione Arbitrale Nazionale (per conoscenza anche al sito arbitri.com). "Mai avrei immaginato di dover giungere a scrivere alla mia commissione", è l'incipit del lungo testo: contiene accuse pesantissime sulle falle (a suo dire) nel sistema di valutazione di direttori di gara e assistenti; si fa riferimento a ingerenze dirette da parte del designatore, Rocchi, sulle stime degli ufficiali addetti al Var; sostiene che se l'Aia è messa male la colpa è solo dei vertici che l'hanno distrutta; lascia trasparire l'opportunità di denunciare tutto alla magistratura ordinaria. Una bomba che scoppia dopo le polemiche dell'ultima giornata, a 90 minuti dalla conclusione del campionato. E, tanto per essere chiaro, fa esempi concreti così da sostanziare le sue contestazioni. Rocca cita i casi clamorosi avvenuti in campionato durante due gare, Udinese–Parma e Inter–Roma: solleva sospetti sui comportamenti, sull'interpretazione di alcune azioni controverse, sull'approccio a volte rigoroso e altre meno scrupoloso.
Con riferimento al match tra friulani ed emiliani passa in controluce la solerzia con la quale Rocchi, in qualità di supervisore di giornata, bussa alla porta della sala Var di Lissone per richiamare gli arbitri a una maggiore attenzione e a intervenire su situazioni potenzialmente da rigore. Poi fa il raffronto con l'inerzia di Gervasoni che in occasione del match di San Siro pure è lì nei panni del controllore ma non fa alcun cenno attraverso il vetro della cabina di regia perché si valuti il caso del contatto Ndicka–Bisseck con perizia minuziosa. Qui Rocca si lascia andare anche a una considerazione che rimarca con molta enfasi: "quell'errore grave molto probabilmente determinerà la perdita del campionato della società Inter a favore della società Napoli".
Lui non le menziona con altrettanti esempi ma sotto il Vesuvio, così come da parte altri club di Serie A, non mancano certo le rimostranze sia sull'utilizzo del Var sia sulle valutazioni tra campo e Lissone: Antonio Conte lo disse con forza dopo Inter-Napoli e anche a Parma (relativamente al rigore concesso da Doveri ai partenopei poi revocato dopo on-field-review) la questione dei fotogrammi e delle inquadrature ha lasciato sul terreno dubbi e diffidenze che avvelenano i pozzi. "Ma questo è solo un accenno. Da inizio stagione ne potrei raccontare tantissime, fra arbitri, assistenti e var e di casi simili o addirittura anche casi peggiori, naturalmente sono tutti scritti da parte poiché ne parleremo più avanti nelle opportune sedi". C'è qualcosa che non va nel meccanismo, l'assistente spiega perché e chi è il colpevole. Basta leggere uno dei passaggi più interessanti della missiva.
O addirittura, se vogliamo, possiamo aggiungere Udinese – Parma dove viene concesso un calcio di rigore giusto, solo perché a Lissone come supervisore Rocchi si alza rapidamente dalla postazione per "bussare" (si sente anche nell'audio delle registrazioni) più volte sul vetro della stanza di Paterna Var e Sozza Avar per richiamare la loro attenzione che a sua volta chiameranno l'arbitro per un ofr e far assegnare giustamente come detto un rigore che i var si erano persi… (ma perché in Inter – Roma, Gervasoni super visore di giornata non "bussa" ai Var per far assegnare un calcio di rigore netto (dove la Commissione al raduno ammette pubblicamente davanti a tutti arbitri e assistenti che abbiamo perso un rigore netto) a favore dell'Inter? errore grave, che molto probabilmente determinerà la perdita del campionato della società Inter a favore della società Napoli.?!

La mancanza di fiducia nei confronti dell'organo tecnico di categoria
Fidarsi a prescindere dell'organo tecnico. Rocca ricorda la lezione che gli suggerì l'ex arbitro, Stefano Farina (morto nel 2017 a 54 anni), che fu suo maestro. Ma quella dritta – come si apprende dalla nota – è stata valida almeno fino a quando "non siete arrivati voi". È una sorta di linea spartiacque tra un'epoca e l'altra, la linea del disincanto tra un mondo ideale e quello reale.
La stagione sportiva ancora in corso (per gli altri) ha evidenziato, senza alcun dubbio, l'utilizzo parziale delle votazioni, l'assenza di criterio nelle designazioni, la violazione dei principi di correttezza e lealtà e, soprattutto, l'alterazione della corretta concorrenza e delle relative valutazioni.
Il discorso di Ricca scivola poi sulla compilazione della graduatoria di merito e sui metodi adottati per redigerla.
Come noto, con la precedente governance avete modificato i criteri per la permanenza nella categoria, avete reintrodotto il limite di età e aggiunto il limite temporale decennale, superabile soltanto se inseriti tra i primi 40 assistenti della graduatoria di merito. Ma come viene compilata la graduatoria? Sulla scorta della media tra i voti degli organi tecnici e quelli degli osservatori, governati dalla c.d. CON, la quale, anch'essa, dovrebbe essere organo terzo e imparziale. Siccome la permanenza deriva da una competizione, la stessa dovrebbe fondarsi su una gara equilibrata tra tutti: se non è possibile avere lo stesso numero di gare di A e di B, equamente distribuite durante la stagione sportiva, è doveroso che tutti gli assistenti siano valutati sullo stesso numero di gare complessivo, altrimenti è evidentissima l'alterazione di una media numerica che determina le dismissioni di fine campionato.
Lo sfogo sulle valutazioni subite "sulla scorta di criteri inesistenti"
Definito il contesto generale, Rocca scende più nel dettaglio e dà voce diretta al proprio malumore parlando della situazione personale, delle (presunte) ingiustizie che avrebbe subito, delle rassicurazioni di facciata che gli sarebbero state date, delle conseguenze incassate.
Quest'anno sono stato designato 14 volte: una gara di A e 13 gare di B. Designazioni che mai hanno tenuto conto delle precedenti valutazioni, ma che sono state effettuate sulla scorta di inesistenti criteri. Non ci sono criteri per l'accoppiamento, per la designazione dell'arbitro, per la gara, etc. Le prime due gare sono state fondamentali. Il 18 agosto 2024 venivo designato per Frosinone-Sampdoria: a causa di un fuorigioco alzato che annullava una rete convalidata poi dal VAR, l'OA Altomare in uno con l'OT CON Tozzi mi giudicavano con 8.30. La rete annullata, a vostro dire, era di difficilissima lettura in quanto: a) vi era stato un tocco a centro area probabilmente dell'attaccante; b) non vi era stata comunicazione da parte dell'arbitro (in alcun modo penalizzato) che indicava il retropassaggio in luogo della giocata dell'attaccante.
Praticamente lo stesso voto che l'OT Tommasi mette a Zingarelli in Milan – Atalanta, l'assistente commette il gravissimo errore di segnalare un fuorigioco di oltre 1 metro, ad un giocatore del Milan che partiva da una posizione nettamente regolare addirittura dietro la linea di centrocampo quindi mai fuorigioco, voto quindi equiparato ad un fuorigioco sbagliato di difficile lettura come il mio a Frosinone o addirittura solo 0.10 in meno per non aver detto "ammonizione" in Cesena – Modena dove l'OT Tommasi mi contesta solo questo!
Ma la cosa bella Signori e Signori dopo 4 turni di fermo, Zingarelli rientra in B in una gara di cartello Juve Stabia-Sampdoria dove gli viene subito mandato il settimo organo tecnico per poterlo rimettere naturalmente in carreggiata e magari non rischiare di essere immischiato nelle zone basse di classifica e l'OT Rocchi indovinate quanto gli mette? Ma naturalmente 8,60!!!
Per non parlare dell'ultima designazione di serie B Cittadella-Bari dove l'OT Di Liberatore aspetta fino all'ultima giornata per andare a "sistemare" Massimi e Di Monte (ferma dal 29/03 in attesa che la classifica di tutti si delineasse per poi, a giochi fatti, designarla) immischiati entrambi nelle zone basse della classifica, Massimi come AE e la Di Monte come AA (Di Monte nominata da questa commissione Internazionale) per salvarli col voto che naturalmente serviva a giochi conclusi… (A proposito perché la Di Monte essendo in zone bassissime della classifica ha arbitrato per ben 7 volte in A?!).
La questione dei voti: "Mi consigliavano di stare tranquillo"
L'ultima parte della lettera ritorna un aspetto ulteriore della vicenda: la questione dei voti ricevuti e la reazione dei vertici arbitrali rispetto alle eccezioni che Rocca poneva.
Tornando al mio errore di Frosinone "Non preoccuparti, per noi non è un errore", mi veniva risposto al primo raduno da Tonolini e Di Liberatore, i quali però ci tenevano a precisare che in presenza dell'OT CON non è possibile modificare i voti: ad ogni modo sarebbe venuto uno della commissione CAN la partita successiva per ‘ristabilire' la giustizia.
E, infatti, dopo un mese da quella gara, scendevo finalmente in campo il 13 settembre 2024 e venivo visionato in Cesena-Modena da Tommasi: egli, però, mi giudicava da 8.40 in quanto nella segnalazione di un fallo non avevo fatto seguire l'indicazione del provvedimento disciplinare, come precedentemente già scritto.
Orbene, come da voi comunicato ad ogni raduno, la ‘comunicazione, per diversi assistenti, non ha mai pregiudicato la valutazione numerica (cito ad esempio quella di Imperiale in Bologna-Fiorentina), anzi è sempre stata utilizzata per impartire consigli per il futuro. Però con me non avveniva quanto proclamato davanti a tutti.
La stagione proseguiva fino a Juve Stabia-Brescia del 23 novembre 2024, dove l'OA Rossomando, di nuovo (guarda caso) con l'OT CON Tozzi, mi giudicavano da 8.30 per non aver indicato il provvedimento di espulsione per un DOGSO, avendo io comunicato via auricolare solo l'ammonizione: il tutto in una gara ove annullavo correttamente due reti (una di questa con la conferma del var che dalla linea tracciata evidenziava la difficoltà elevata del fuorigioco) ed ero molto impegnato in molteplici valutazioni. Raggiunto telefonicamente, Rocchi mi confermava che la valutazione CON era soggettiva e poteva essere anche errata, ma, essendo presente l'OT CON, non era possibile procedere ad alcuna modifica del voto. Mi consigliava di stare tranquillo, assicurandomi che alla gara successiva sarebbe venuto uno della commissione a ‘ristabilire' la giustizia (per la seconda volta ascoltavo queste parole).