290 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’estate senza regole del PSG col bilancio in rosso: 300 milioni di ingaggi e 5 portieri

Ramos, Messi, Donnarumma sono arrivati al Psg a parametro zero ma il monte ingaggi è schizzato alle stelle. Solo per il tridente composto dall’ex Barça, Neymar e Mbappé il club investe oltre 100 milioni netti. Nel complesso sono 300 i milioni (il doppio al lordo) pagati per sostenere la rosa. Come è possibile che la Uefa non veda cosa sta accadendo?
A cura di Maurizio De Santis
290 CONDIVISIONI
Immagine

Pazzesco, come fanno? È la prima cosa che viene in menti a spulciare il monte ingaggi del Paris Saint-Germain e della super squadra che dalla sessione estiva di mercato è uscita rafforzata con la ciliegina sulla torta di Lionel Messi e la permanenza ‘coatta' di Kylian Mbappé. All'appello mancano ancora Sergio Ramos e Donnarumma. Tre pezzi da novanta arrivati sì a parametro zero ma convinti ad accettare il trasferimento in virtù di stipendi da mille e una notte. Poteri dei petrol-dollari e della munificenza dell'emiro.

Possibile che un club che paga 300 milioni di euro netti in ingaggi (al lordo sono il doppio) e che ha perdite previsionali a bilancio di circa 200 milioni non venga ammonito dalla Uefa? Perché in altri casi il fairplay finanziario è stato calato come una scure oppure agitato come minaccia nei confronti di società ritenute poco virtuose? La spiegazione ufficiale è in due ragioni: la prima è che nella Ligue 1 a differenza della Liga spagnola non c'è un tetto salariale, la seconda è che il club sottoporrà il bilancio alla Federazione solo a fine stagione, quando verrà presa in esame la situazione. A fare la differenza saranno la liquidità garantita dal Qatar e le misure adottate dal governo francese per sostenere le imprese penalizzate dall’emergenza Covid.

Insomma, l'emiro proprietario del club non è affatto spaventato dall'evoluzione della situazione ed è abbastanza sicuro di sé al punto da sfidare il Real Madrid, bloccare Kylian Mbappé rigettando una proposta da 200 milioni e accettando il rischio di perderlo a parametro zero in meno di un anno. Proprio l'attaccante della Francia è stato al centro del tormentone di mercato che s'è spento negli ultimi giorni dopo gli interventi della dirigenza (Leonardo) e della presidenza (Al-Khelaifi). Messaggio chiaro: non ve lo diamo nemmeno per tutto l'oro del mondo.

E d'oro il tesoro che occorre per remunerare i campioni in rosa: servono più di 100 milioni per foraggiare il tridente composto da Messi (circa 40 milioni), Neymar (36.8) e Mbappé (25). Poi c'è una seconda fascia rappresentata dai 21 milioni di Sergio Ramos e una terza che raggruppa un gruppo nutrito di calciatori a quota 10/15 milioni tra cui Mauro Icardi e Gianluigi Donnarumma (che fa parte di una rosa di ben cinque portieri). Ai margini (9.8 milioni) dei big ci sono Wijnaldum e Hakimi. E non è che gli altri se la passino male: Paredes e Ander Herrera guadagnano 8.5 milioni; Draxler 7.6, Gueyé 7. A seguire c'è il gruppo dei 5 milioni: Diallo, Rafinha, Bernat, Sarabia, Kehrer, Kurzawa. Il giovane difensore Dagba è l'unico a percepire una somma "normale", la più bassa di tutti: 1.4 milioni.

290 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views