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Le ultime parole di Spalletti da CT della Nazionale: “Purtroppo non sono riuscito a fare la differenza”

Spalletti, in campo da esonerato, chiude l’esperienza in azzurro con una vittoria e l’ennesima delusione per una prestazione largamente insufficiente. “I calciatori? Li ho scelti io. Nessun alibi. Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Purtroppo non sono riuscito a fare la differenza". E ancora: "Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più". Sono le ultime parole di Luciano Spalletti da ct della Nazionale. Si aspettava che almeno contro la Moldavia gli Azzurri potessero fargli un regalo, anche solo una prestazione più brillante rispetto alla figuraccia di Oslo. È rimasto deluso, ancora una volta. Ma in cuor suo sapeva già tutto. Va via ma senza polemiche né veleni, assumendosi tutte le responsabilità. Va via con garbo nonostante il trattamento ricevuto. Lasciato solo in conferenza stampa. Lasciato solo anche dai calciatori. Mandato in panchina da esonerato. Però dice: "I calciatori? Li ho scelti io. Nessun alibi". È una delle pochissime cose da salvare di una vittoria (è eufemistico chiamarla tale) buona solo per la classifica nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026.

Quanto al match, la disamina conclusiva di Spalletti è molto lucida: "Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l'ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato. I calciatori erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Poi si sa che il sorteggio è anche un po' la sorte, però ha influito".

L'usura di una stagione è tesi che convince poco. È un'attenuante ma dinanzi a una mancanza di motivazioni così palese cade anche questa giustificazione. C'è anche qualcos'altro oltre alla fatica? Chiede la giornalista di Rai Sport, Tiziana Alla. Spalletti aggiunge:  "Quando uno fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se non vanno bene può cambiarli. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto".

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Ultima riflessione dedicata alla Nazionale che lascia in incarico al prossimo commissario tecnico: "Chi arriva prende e fa quello che gli pare, è da vedere chi si sceglie. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico stasera si è fatto sentire. I giocatori e l'allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non l'ho fatta".

In conferenza stampa, invece, toccherà un altro aspetto doloroso: il caso Acerbi. "Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più. Io in quella risposta lì mi sarò comportato anche male, ma poi c'è stato anche un dialogo telefonico. Ad Acerbi ho chiesto scusa e lui mi ha detto: mister, se mi dice così è tutto ok… Quindi la situazione è questa. È vero che prima me ne ero privato, ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni. Sono convinto che anche altri avrebbero fatto questa scelta. Ho detto ‘Quanti anni ha' proprio facendo i conti in vista del prossimo Mondiale. Acerbi sul finale di stagione è stato il migliore di tutti e io devo per forza assorbire ciò che il campionato mi detta, questa cosa qui un po' mi ha spiazzato perché poi avevo portato anche qualcuno in più ma poi a livello fisico siamo logori".

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