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Le pagelle di Brescia-Inter sul risultato di 1-2

Lautaro Martinez e Romelu Lukaku regalano all’Inter una fondamentale vittoria sul campo di un ottimo Brescia che ha dimezzato lo svantaggio grazie ad un’autorete di un non impeccabile Skriniar. In evidenza nel match del Rigamonti Handanovic che ha negato più volte il gol ad un volenteroso Balotelli. Bene anche de Vrij e Candreva. Tra le Rondinelle buona prova per Sabelli e Tonali saliti di livello dopo un avvio difficile. Male invece Asamoah.
A cura di Michele Mazzeo
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L'Inter espugna il campo del Brescia sorpassando momentaneamente in vetta alla classifica la Juventus al termine di una  gara che i nerazzurri hanno dominato nel primo tempo per poi soffrire a dismisura nella ripresa. Decisive ancora una volta le reti dei due attaccanti Lautaro Martinez e Romelu Lukaku che hanno reso vano il tentativo di rimonta di un ottimo Brescia che nel finale ha dimezzato lo svantaggio con un'autorete di Milan Skriniar. Detto ciò andiamo a vedere le pagelle commentate dei protagonisti più attesi della sfida del Rigamonti valida per la 10a giornata della Serie A 2019/2020 tra il Brescia di Eugenio Corini e l'Inter di Antonio Conte.

Lukaku e Lautaro ‘scacciaguai', Balotelli sbatte su Handanovic

Protagonisti del match del Rigamonti i centravanti delle due compagini. Da un lato l'ex Mario Balotelli, schierato in tandem con Alfredo Donnarumma, che fin dal primo minuto oltre a fungere da terminale del gioco bresciano si sacrifica sia in fase di pressing che nell'abbassare la propria posizione per offrire ai compagni uno scarico sulla trequarti fungendo da regista offensivo. Dell'ex primavera interista anche il primo vero tentativo di marca bresciana con un tiro dai 20 metri che chiama Samir Handanovic al primo intervento della sua partita in avvio di ripresa (poco dopo il portiere sloveno si ripeterà sulla conclusione ravvicinata di Donnarumma). Stesso esito per il colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo che ha visto nuovamente

Dall'altra Romelu Lukaku, affiancato dal solito Lautaro Martinez, che con la sua fisicità prova a farsi largo tra le strette maglie della difesa dei padroni di casa presentatasi con cinque uomini per l'occasione. Sua la prima chance da gol dell'incontro con il suo colpo di testa su cross di Barella che sfiora il palo della porta difesa da Enrico Alfonso, ma è l'argentino, favorito da una netta deviazione di Andrea Cistana che ha fatto impennare il pallone mettendo fuori causa l'estremo difensore delle Rondinelle, a portare in vantaggio l'Inter a metà primo tempo. Nel momento migliore del Brescia è però il centravanti belga a spegnere l'entusiasmo dei padroni di casa finalizzando una delle pochissime occasioni concesse fin lì ai nerazzurri con uno splendido tiro a giro che non lascia scampo al portiere

Tonali e Sabelli accendono il Brescia, Asamoah in difficoltà

Per quel che riguarda il centrocampo tra le fila dei padroni di casa il più atteso era certamente il baby talento classe 2000 Sandro Tonali che però non comincia bene la propria gara soffrendo il grande dinamismo della mediana ospite (soprattutto quella di Roberto Gagliardini deputato da Conte a limitare il raggio d'azione del numero #4 in maglia biancoazzurra) e commettendo alcuni inusuali errori in fase d'impostazione, per poi però venire fuori alla distanza con alcune buone giocate mix di forza fisica e tecnica. Salito di livello lui è tutto il Brescia a beneficiarne giocando la mezz'ora a cavallo tra i due tempi con grande autorità costringendo la formazione di Conte costantemente sulla difensiva. A riaprire il match è però un'incursione di Dimitri Bisoli che costringe all'autorete Skriniar ad un quarto d'ora dal novantesimo.

Per quanto riguarda gli ospiti invece, oltre al sempre più convincente Nicolò Barella, a mettersi in evidenza tra gli uomini della linea di centrocampo è l'esterno Antonio Candreva continua spina nel fianco per la retroguardia bresciana, protagonista di quasi tutte le azioni d'attacco dei nerazzurri, e attentissimo in fase di copertura sulle rare avanzate del ceco Ales Mateju. Meno propositivo invece sull'altra fascia Kwadwo Asamoah non sempre impeccabile anche sulle continue incursioni palla al piede del dirimpettaio Stefano Sabelli (il migliore per continuità tra i padroni di casa).

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Irruento Skriniar, Mangraviti esordio in chiaroscuro

Interessante duello a distanza anche quello andato in scena tra le due difese speculari. Se da un lato infatti l'Inter si presenta anche a Brescia con l'ormai consueto terzetto difensivo composto da Diego Godin, Milan Skriniar (sfortunato protagonista dell'autorete che ha riaperto il match nel finale) e Stefan De Vrij (che oltre che in fase difensiva ancora una volta si districa ottimamente anche nel ruolo di regista arretrato), nel match del Rigamonti anche Eugenio Corini ha deciso di puntare su linea difensiva con tre centrali, con l'esordiente Massimiliano Mangraviti (che concede troppo spazio a Lukaku per il tiro a giro che vale il 2-0 per gli ospiti) schierato al fianco dei più esperti Andrea Cistana (sfortunato nel caso della deviazione che ha beffato il proprio portiere sul tiro di Lautaro Martinez in occasione del gol del vantaggio nerazzurro) e Daniele Gastaldello, schiacciati però, soprattutto nel primo tempo, troppo spesso nella propria area dall'assidua pressione degli avversari.

Ruoli che nella ripresa però si invertono con la difesa nerazzurra spesso costretta a difendere nella propria area di rigore (riuscendo comunque a resistere anche se i difensori interisti, soprattutto un troppo irruento Skriniar, non sono sempre impeccabili) e quella bresciana che riesce spesso ad anticipare gli avversari.

Tabellino e voti

BRESCIA (3-5-2): Alfonso 6; Cistana 6, Gastaldello 6 (dal 68′ Martella 6), Mangraviti 5.5 (dal 75′ Ndoj 6); Sabelli 6.5, Bisoli 6, Tonali 6.5, Romulo 5.5 (dal 86′ Matri sv), Mateju 6; Balotelli 6, Donnarumma 6. All. Corini 6.

INTER (3-5-2): Handanovic 7; Godin 6, De Vrij 6.5, Skriniar 5.5; Candreva 6.5, Gagliardini 6, Brozovic 5.5, Barella 6.5, Asamoah 5 (dal 81′ Biraghi sv); Lautaro 6.5, Lukaku 7 (dal 86′ Esposito sv). All. Conte 6.

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