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L’Atalanta è in silenzio stampa ma protesta lo stesso: pubblicate due strane immagini

A distanza di poche ore dalla fine di Fiorentina-Atalanta, i nerazzurri sono tornati sull’episodio contestato rafforzando la loro protesta: ma c’è un particolare da rivedere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo il 90′, il silenzio. L'Atalanta ha ferocemente contestato la decisione arbitrale in occasione del momentaneo pareggio siglato da Malinovskyi e poi tolto agli orobici. Che hanno perso a Firenze 1-0, con gol di Piatek, per una sconfitta che ha riacceso la polemica da parte del club bergamasco che, ufficialmente, ha deciso di tacere – ancora una volta – nel post gara. Ma a distanza di qualche ora, dal sito della Dea e da parte di un suo dirigente sono apparsi comunque due fermimmagine che hanno evidenziato la posizione della società.

Dunque, ci risiamo: l'Atalanta protesta per presunti torti arbitrali a proprio svantaggio e lo fa nel modo più rumoroso possibile, non rilasciando dichiarazioni a fine gara. Un atteggiamento che aveva già visto coinvolto nel recente passato il tecnico degli orobici Gian Piero Gasperini, per evitare eventuali pesanti squalifiche (che è arrivata a Firenze direttamente dal campo per le veementi proteste), e che si è ripresentato puntualmente dopo l'esito del match al Franchi.

L'episodio incriminato è quello che ha portato Malinovskyi a segnare la rete del pareggio, considerata perfettamente regolare da parte del club ma che è stata annullata. I bergamaschi hanno evidenziato la posizione del loro marcatore, assolutamente regolare, ben dietro la linea virtuale dei difensori della Fiorentina, al momento del passaggio. Senza curarsi del ruolo che ha però giocato in tutto ciò un altro nerazzurro, Hateboer, la cui posizione e movimento ha portato all'annullamento del gol da parte del VAR.

Come si è già spiegato ampiamente, il signor Banti alla moviola ha commesso un gravissimo errore nel non richiamare il collega Doveri all'on-field-review dove si sarebbe potuto vedere chiaramente che la corsa di Hateboer, benché partito in posizione irregolare, nulla ha avuto a che fare con l'azione che ha portato Malinovskyi al gol. Una mancanza decisiva per le sorti del match e per la rabbia atalantina che però poi si è riversata sul web per i motivi sbagliati. Perché? Semplicemente perché ciò che è stato pubblicato sul proprio sito ufficiale e da Roberto Spagnolo, dirigente dei nerazzurri, sul proprio account Instagram non evidenzia il motivo della decisione degli arbitri per annullare tutto.

Sembra strano, ma nelle due immagini il riferimento evidenziato è sbagliato. Le foto si soffermano sull'azione in contropiede della Dea, al momento del lancio che vedono Hateboer e Malinkovskyi infilare la difesa viola, e sia il sito del club sia l'account del dirigente cerchiano e indicano la posizione di quest'ultimo che l'evidenza mostra in posizione regolare. La – corretta – protesta, invece, sarebbe dovuta essere nei confronti della mancata chiamata di Doveri al video e della posizione del compagno di squadra, Hateboer che – come si evince dai filmati dell'azione (e non da un mero fermo immagine e un paio di grafiche approssimative aggiunte a mano) in cui si vede che il centrocampista olandese non entra nell'azione – non ostacola Biraghi né rallenta la corsa del difensore viola e, quindi, la sua eventuale posizione di fuorigioco era da considerarsi non attiva ai fini del gol del compagno.

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