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L’assurda teoria del presidente Uefa, Ceferin: “Le persone prima o poi muoiono, perché preoccuparcene ora?”

In una lunga intervista ha toccato tantissimi argomenti il presidente della Uefa Ceferin che dopo aver dichiarato che gli Europei si terranno nel 2021 e si è detto convinto che anche il calcio tornerà alla normalità ha anche dichiarato: “Le persone prima o poi muoiono, perché dobbiamo preoccuparcene adesso”.
A cura di Alessio Morra
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La Uefa storicamente non si ferma davanti a nulla. Gli appassionati ricordano bene le partite di Champions League giocate il giorno in cui ci fu l’attentato alle Torri Gemelle, l’11 settembre del 2001, e anche quest’anno l’ente che governa il calcio europeo si è mostrato molto rigido facendo disputare una serie di partite di Champions e di Europa League nonostante in molte parti d’Europa era già presente una seria e forte emergenza sanitaria. Il numero uno Uefa Ceferin ha concesso un’intervista al Guardian e parlando di tanti argomenti ha esposto una teoria assurda:

Le persone prima o poi muoiono, perché dobbiamo preoccuparcene adesso.

Euro 2021 si giocherà

Il dirigente sloveno si è detto certo che nel prossimo anno si disputerà l’Europeo, che avrebbe dovuto tenersi dal 12 giugno al 12 luglio del 2020 ma che a causa della pandemia è stato spostato di un anno. Ceferin è pronto a scommetterci:

Siamo pronti, seguiremo le raccomandazioni delle autorità ma sono assolutamente sicuro che il buon vecchio calcio, con i suoi tifosi, tornerà molto presto. Se scommetterei un milione di dollari sul fatto che gli Europei si potranno giocare nel 2021? Lo farei, non so perché non dovrei. Non penso che il virus durerà per sempre, penso che le cose cambieranno prima di quanto molti pensano. La situazione è seria ma i contagi sono in calo, siamo più prudenti, conosciamo meglio questo virus. E poi sono ottimista, non mi piace questa visione apocalittica per cui dobbiamo aspettarci una seconda, una terza o una quinta ondata.

Il calcio non cambierà

Spavaldo, nell’intervista al ‘Guardian’, Ceferin che ha parlato del mercato e ha svelato che quando ha dovuto decidere del rinvio degli Europei ha perso il sonno: “Non è stato facile dormire dopo aver spostato Euro 2020 e nemmeno adesso perché penso a quanti milioni perderemo”. Inoltre, il numero uno Uefa, si è detto convinto che il calcio quando tornerà sarà sempre lo stesso. Anche se tutti noi abbiamo imparato una grande lezione e probabilmente saremo migliori:

Questa è una nuova esperienza e quando ci sbarazzeremo di questo virus, le cose torneranno alla normalità. Il calcio non è cambiato dopo le Guerre mondiali, non cambierà dopo questo virus. La gente dice che il mondo non sarà lo stesso, magari ha ragione, ma allora perché non pensare che sarà migliore? Perché non pensare che saremo più svegli, o che finalmente ci renderemo conto di quanto siamo fragili davanti alla natura? Ci sono sempre delle lezioni da imparare.

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