La Uefa squalifica Leonardo ma scagiona Al-Khelaifi per le minacce di morte al Bernabeu
L'ex dirigente Leonardo squalificato per un turno, scagionato l'attuale presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi. "Violazione delle regole di base di una condotta dignitosa" e "condotta antisportiva", le motivazioni della sanzione inflitta all'ex diesse ritenuto dalla commissione disciplinare della Uefa unico responsabile del tumultuoso dopo gara del Santiago Bernabeu.
Quella serata amara e nefasta per i francesi, eliminati in rimonta dalla Coppa dalla tripletta di Benzema, ebbe un epilogo turbolento nella pancia dello stadio. Il 3-1 finale ribaltò il successo dell'andata e, più ancora, cancellò l'illusione di poter fare il colpaccio in Spagna. Fu una disfatta, soprattutto alla luce della costosa campagna acquisti che nell'estate precedente era stata condotta con un unico obiettivo: sollevare il Trofeo.
Per raggiungerlo venne ingaggiato Messi in uscita dal Barcellona ma nemmeno una presenza così imponente di stelle (oltre alla Pulce e a Mbappé c'era anche Neymar) bastò. La delusione e le polemiche sollevate dai transalpini per alcune decisioni arbitrali ebbero una coda avvelenata in quel post-partita burrascoso.
Accadde di tutto con le cronache di allora che riportarono anche la presunta minaccia urlata dal presidente del Psg: "Ti ammazzo", gridò in faccia a un dipendente del Real Madrid che con il suo smartphone aveva ripreso quei momenti di tensione. Quel breve video, però, non è mai stato pubblicato sui social, lo stesso Leonardo – dopo quegli attimi di nervosismo – ne chiese la cancellazione.
La rabbia covata dal numero uno dei transalpini esplose nei confronti dell'arbitro olandese, Danny Makkelie, e dei suoi collaboratori: oggetto della contestazione era l'azione che aveva portato al prima rete di Benzema. Secondo il Psg più di un errore commesso da Donnarumma in uscita si trattò di un contrasto falloso commesso dall'attaccante del Real Madrid.
La pubblicazione del verdetto da parte della commissione della Uefa mette fine alla vicenda che risale a marzo scorso ma non cancella tutte le perplessità per un provvedimento in cui – sostengono i giornali spagnoli – c'è stata una ingiustizia evidente: ovvero, un'indulgenza nei confronti di Al-Khelaifi che, da numero uno dell'Eca, aveva tenuto un atteggiamento inqualificabile. Per la Federazione, però, non è stato così. Tutte le colpe sono solo di Leonardo che col Psg non lavora più.