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La Uefa cambia idea sul format della nuova Champions per evitare di somigliare alla Superlega

Novità in arrivo per la Champions 2024, con l’UEFA che ha rivisto i criteri per l’assegnazione di due posti extra in modo tale da non essere troppo simile alla Superlega.
A cura di Marco Beltrami
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Anche il calcio si aggiorna, con l'obiettivo di aumentare lo spettacolo dello sport più bello del mondo senza però scendere a compromessi con chi vuole stravolgere tutto. Novità in arrivo ad esempio in Champions League, il massimo torneo calcistico d'Europa, che non è stato intaccato dal progetto della Superlega per ora rimasto tale, al netto del braccio di ferro tra i club fondatori e promotori Juventus, Barcellona e Real, e l'Uefa. Proprio l'Uefa si è riunita oggi attraverso il suo comitato esecutivo, per discutere di un argomento importante, ovvero quello relativo ai posti extra da assegnare a partire dalla Champions 2024.

Le modalità di assegnazione pensate inizialmente dall'organismo continentale avevano fatto discutere. Di fatto si era pensato a "premiare" due squadre in base al ranking storico che tiene in considerazione gli ultimi cinque anni. In sintesi dunque sarebbe stato concesso di entrare in Champions da una "porta sul retro" a due società con una classifica alta. Una situazione che avrebbe di fatto sorriso a quelle big che non sarebbero state capaci di qualificarsi sul campo, per un approccio da Superlega. In questo modo infatti l'Uefa per avere maggior garanzie della partecipazioni dei top club, ranking alla mano, avrebbe ragionato proprio come gli organizzatori della SL, intenzionati inizialmente a garantire la partecipazione fissa di un determinato numero di formazioni di primissimo livello.

Una situazione inaccettabile, alla stregua di una gaffe da parte di chi sta combattendo una battaglia durissima proprio contro il nuovo format. Detto, fatto allora, visto che si è deciso di cambiare i criteri per l'assegnazione dei posti extra per la Champions. Si legge nel comunicato ufficiale infatti della modifica "dei criteri per l'assegnazione di due dei quattro posti aggiuntivi in ​​UEFA Champions League, eliminando l'accesso in base al coefficiente per club". Si terrà conto a partire dal 2024 non del ranking, ma dei migliori risultati nelle competizioni delle squadre dello stesso Paese.

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Questo dunque nello specifico il nuovo regolamento nel dettaglio, sui due posti extra: "Gli ultimi due posti andranno alle federazioni con la migliore prestazione collettiva delle rispettive società nella stagione precedente (numero totale di punti ottenuti diviso per il numero di squadre partecipanti). Queste due federazioni guadagneranno un posto per il club meglio classificato nel campionato nazionale dietro le posizioni della UEFA Champions League".

Un esempio? Se dovesse essere applicato ora, Inghilterra e Olanda avrebbero potuto contare su un posto in più. Emblematico per esempio il caso dell'Inghilterra che vedrebbe premiata la quinta in classifica, a prescindere dal suo ranking Uefa. Soddisfatte dunque le richieste di quei club inglesi che avevano protestato, alla luce del fatto che il ranking avrebbe premiato certamente il Manchester United, forte del suo rendimento europeo negli ultimi 5 anni.

Un passo indietro importante dunque dell'UEFA che così come l'ECA, aveva spinto per i due posti "di coefficiente" e le dieci partite dei gironi nell'ambito delle riforme della Champions League dal 2024. Invece dunque saranno premiati i risultati stagionali, con il numero delle partite che salirà da sei a otto, senza però raggiungere le dieci. Tutto quello che si avvicina dunque ideologicamente alla Superlega, soprattutto in termini di modalità ad accesso al torneo, è stato rimosso. E infatti il tutto è stato sintetizzato con queste parole: "Ciò conferma il forte impegno della UEFA nei confronti del principio delle competizioni aperte e del merito sportivo, pur riconoscendo la necessità di proteggere i campionati nazionali".

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