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La stagione tormentata di Paulo Dybala, frenato dagli infortuni

Paulo Dybala salterà anche la prossima trasferta di Napoli. L’infortunio al ginocchio sinistro non è del tutto superato, proverà a rientrare contro il Porto in Champions. L’anno scorso fu eletto MVP del campionato, adesso vive una stagione difficile a livello fisico ed emotivo. Appena 11 le presenze in Serie A, 2 le reti realizzate.
A cura di Maurizio De Santis
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Da migliore calciatore dell'ultima stagione a una stagione tormentata. C'è poca Joya nel campionato della Juventus e di Paulo Dybala che sabato sarà costretto a saltare anche la prossima partita di campionato a Napoli. Il riacutizzarsi del dolore avvertito al ginocchio sinistro durante l'allenamento odierno è stato l'ennesimo campanello d'allarme: non è ancora in condizioni tali da scendere in campo. Almeno non per la trasferta al ‘Maradona'. Proverà ad esserci per la Champions che vedrà i bianconeri di fronte al Porto il 17 febbraio. Ecco perché il rientro del sudamericano è stato rinviato ancora di qualche giorno.

Perché non gioca. La lesione di basso grado del legamento collaterale mediale dell'articolazione sinistra lo tiene fermo da un mese (10 gennaio, match contro il Sassuolo) a fronte di una diagnosi ufficiale che lo aveva giudicato guaribile in 15, 20 giorni. Inter, Bologna, Sampdoria, Roma e le gare di Coppa Italia sono le gare saltate finora da Dybala, scivolato suo malgrado dietro le quinte a tutto beneficio di Morata (che sembra aver trovato il giusto equilibrio con Cristiano Ronaldo) e delle soluzioni alternative (l'inserimento di Kulusevski accanto a CR7) escogitate da Pirlo.

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Tormentata a livello fisico ed emotivo. Così potrebbe essere definita l'esperienza attuale della Joya che aveva iniziato il campionato sotto una cattiva stella a causa di scorie della scorsa stagione (dal Covid ai problemi muscolari alla coscia): è da luglio che non è più riuscito a trovare continuità e condizione. Su 11 presenze complessive in Serie A, 8 le ha disputate da titolare per un totale di 646 minuti. Due le reti realizzate (Genoa, Udinese), l'ultima risale al 3 gennaio scorso, prima di farsi male contro il Sassuolo. Cinque le presenze in Champions, 2 da titolare (213 minuti nel complesso): una sola la rete realizzata, nel 4-1 inflitto al Ferencvaros in trasferta.

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