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Castillejo: “Ibra? Basta la presenza, fa paura. Se sbagli in allenamento ti guarda male…”

Il periodo nero è passato? Samu Castillejo ha le idee e chiare e spiega nell’intervista a Sky Sport 24 cosa è cambiato, qual è l’umore del Milan finalmente rigenerato e rilanciatosi dopo un girone di andata negativo e durissimo da accettare. Sarà merito di Ibra? “Se uno come lui che ha vinto tutto arriva al campo per primo come fa a non seguirlo?”.
A cura di Maurizio De Santis
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Ottavo posto in classifica, 28 punti a -2 dalla zona Europa League e a -10 dal quarto posto che vale il tesoretto della Champions. Il Milan che ha battuto l'Udinese per 3-2 naviga a vista ma non più in mare aperto. Dinanzi a sé scorge la terraferma, ancora distante ma non così lontana se la corrente continuerà a essere quella buona e il vento soffierà nelle vele. Da quando Zlatan è arrivato ha iniziato a spirare dalla parte giusta e il calendario è un ottimo alleato: il derby della Capitale può rappresentare l'occasione per rosicchiare qualche punto ai giallorossi, l'Atalanta non appare più così irresistibile come un tempo. A Brescia, però, serve vincere. A qualunque costo. Con Ibra là davanti tutto è possibile, compreso che un "oggetto misterioso" come Rebic si trasformi in bomber e risolutore della sfida contro i friulani.

Continuità è la parola d'ordine. Dare continuità alle vittorie, al rendimento e più ancora alla determinazione di perseguire l'obiettivo. Il periodo nero è passato? Samu Castillejo ha le idee e chiare e spiega nell'intervista a Sky Sport 24 cosa è cambiato, qual è l'umore del Milan finalmente rigenerato e rilanciatosi dopo un girone di andata negativo e durissimo da accettare.

Abbiamo mangiato la merda, adesso stiamo giocando le nostre miglior partite, abbiamo ritrovato le nostre caratteristiche – ha ammesso lo spagnolo -. Andiamo piano, partita dopo partita, e andrà bene.

"Ibracadabra…", la formula magica non ha trasformato in campioni un rosa di buon livello ma almeno le ha concesso il beneficio di qualche trucchetto là davanti. E poi, vuoi mettere dividere lo spogliatoio con chi in campionato (in tutti o quasi) ha sempre fatto sfracelli? Vuoi forse dubitare del potere di Zlatan? In rossonero nessuno ne dubita, diversamente verrebbe espulso nel giro di un "cazzo guardi" oppure di uno schiocco di dita.

Basta la presenza, fa paura – ha aggiunto a Milan Tv -. Da quando è arrivato il livello di allenamento e delle partite, o dei torelli è alto. Quando sbaglia chi è vicino a lui lo guarda male, come per dire di svegliarsi. Fa aumentare il livello della qualità.

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