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La Serie D non riprenderà. Il Palermo è promosso e torna in C

Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha stabilito che le nove squadre che al momento della sospensione erano al comando dei rispettivi gironi della Serie D sono promosse in Serie C. Tra le squadre che torneranno a giocare tra i professionisti ci sono anche il Palermo, la Lucchese e il Mantova.
A cura di Alessio Morra
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Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti in un'assemblea ha deciso che le prime classificate dei nove gironi del campionato di Serie D andranno in Serie C, mentre le ultime quattro di ogni raggruppamento retrocederanno in Eccellenza. Anche se le retrocessioni non sono ancora state ufficializzate perché ci sono alcune squadre che sono quartultime e con gli stessi punti e bisognerà quindi stabilire i criteri da adottare. Il Presidente Sibilia assieme ai criteri per le retrocessioni dovrà stabilire anche una graduatoria di merito per gli eventuali ripescaggi in Serie C.

Le squadre promosse in Serie C

Dunque risultano promosse dalla Serie D alla Serie C nove squadre che giocheranno tra i professionisti. Tra queste spicca il Palermo, che quindi dopo un anno tra i dilettanti, torna in Serie C, campionato che disputerà per la prima volta dopo oltre venticinque anni. In Serie C anche la Lucchese, il Mantova e il Grosseto.

Le squadre promosse in Serie C

Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo.

Ora serve l'ok della FIGC

La Lega Nazionale Dilettanti ha deciso e si è espressa, ma per avere l'ufficialità serve l'avallo della FIGC che nei prossimi giorni si pronuncerà sulle scelte della LND. Il presidente Cosimo Sibilia in una nota ha commentato l'esito del Consiglio Direttivo e auspica una riforma del calcio italiano:

Abbiamo agito con la massima accortezza e nel rispetto delle linee indicate dal Consiglio Federale in ordine a promozioni e retrocessioni in Serie D consapevoli che non fosse semplice affrontare la situazione tenendo conto delle peculiarità verificatesi. Ritengo sia stato fatto un lavoro scrupoloso, confortato dall’unanimità del voto in Consiglio Direttivo e guidato dal principio del merito sportivo, al quale la LND si è sempre attenuta. Credo ci siano le condizioni, anche nell’ottica della sempre più auspicata riforma del sistema calcistico italiano, di poter successivamente andare a soddisfare le ambizioni di chi avrà i requisiti oggettivi per nutrirle. Ora attendiamo il pronunciamento del massimo organismo della FIGC sulle nostre proposte. Poi finalmente potremo cominciare a pensare alla nuova stagione, con l’augurio di ripartire più forti e decisi di prima.

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