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La Roma si gode Nicola Zalewski, la nuova scommessa vinta di Mourinho: “Ha azzeccato tutto”

Nicola Zalewski è stato il migliore in campo della Roma nella gara d’andata delle semifinali di Conference League contro il Leicester.
A cura di Vito Lamorte
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La Roma è uscita indenne dal King Power Stadium di Leicester nella gara d'andata delle semifinali di Conference League e ora si giocherà il passaggio alla finale in casa. I giallorossi si erano portati in vantaggio nella prima parte di gara ma subito dopo l'intervallo hanno subito il pareggio e la spinta delle Foxes, che hanno cercato il risultato positivo a tutti i costi in vista del return match. La squadra di José Mourinho ha strappato un pareggio molto importante ma che lascia ogni situazione aperta in vista dello scontro decisivo dello stadio Olimpico.

Nella complicata sfida oltre la Manica l'uomo che più si è messo in luce per i giallorossi è stato Nicola Zalewski, giovanissimo laterale che da qualche mese lo Special One ha fatto diventare un titolare inamovibile sulla sinistra a scapito di altri più esperti e navigati. Vent’anni lo scorso 23 gennaio, questo ragazzo nato a Tivoli e cresciuto sui Monti Prenestini venne lanciato nel secondo tempo disperato contro il Verona e da quel giorno non è più uscito dal giro dei calciatori che Mou prende in considerazione in maniera continua.

Ciò che più impressiona di questo ragazzo è la personalità ma soprattutto per l'intelligenza calcistica che possiede Zalewski, visto che lui ha sempre giocato come esterno d’attacco ma ora si sta destreggiando egregiamente come laterale a tutta fascia di sinistra nel 3-4-2-1 con cui Mourinho ha ridisegnato la Roma a stagione in corso.

A testimoniare la sua crescita è arrivata la grande partita del classe 2002 a Leicester. Questi sono i numeri: 85 minuti giocati, un assist, 49 tocchi, 70% di precisione nei passaggi (16/23), 2 passaggi chiave, 3 dribbling riusciti su 7  tentati, 8 contrasti vinti su 15 e 2 intercetti.

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In alcuni momenti il numero 59 sembra l'unico del reparto difensivo, visto che gioca per lo più come ‘quinto', in grado di trasformare subito l'azione in offensiva e cercare la verticalità richiesta dal suo allenatore: l'esempio lampante è l'assist con cui manda in porta Zaniolo nella gara di ritorno contro il Bodo/Glimt o il modo in cui lavora sulle ripartenze per essere sempre di supporto alla squadra per cercare di far male all'avversario.

Nella gara del King Power Stadium è stato sempre efficace nella prima frazione, con il punto più alto toccato con il passaggio filtrante che mette in porta Pellegrini dopo aver dribblato due avversari spostandosi la palla verso il centro del campo; mentre nella ripresa ha sofferto un po' la fisicità di Lookman quando si è spostato sulla destra: nonostante qualche difficoltà è stato il migliore in campo dei suoi.

Chi ha molto apprezzato la prestazione di Zalewski è stato l'ex capitano della Roma, Giuseppe Giannini, che dagli studi di Sky Sport ha parlato della prestazione dei giallorossi e si è concentrato sul migliore in campo a Leicester: "Zalewski ha fatto una grande partita, è in netta crescita. Nel primo tempo ha azzeccato tutto, nel secondo ha pagato la stanchezza ma è stato un protagonista".

Mourinho lo chiama il ‘ragazzino' ed un ‘pupillo' per Tiago Pinto, che lo ha scelto a inizio anno tra i ragazzi della Primavera pronti per iniziare un percorso con la prima squadra: Zalewski ha dovuto superare un tremendo scoglio come quello della scomparsa del papà dopo una lunga malattia ma con il lavoro e la testa giusta Nicola ha fatto enormi passi avanti e in pochi mesi è diventato uno degli uomini di cui Mou non può più fare a meno.

L'esterno polacco sta crescendo gara dopo gara e nonostante a gennaio tanti club interessati, il tecnico portoghese lo ha blindato: ora Zalewski si gode il momento ma dovrà evitare di cullarsi sugli allori, se vuole diventare un punto fisso della Roma del futuro e se vuole conquistarsi un posto al Mondiale del prossimo novembre con la sua Polonia. È tutto nelle sue mani.

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