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La rissa tra Asprilla e Chilavert che poteva finire in omicidio: quando il calcio sfiora la tragedia

Faustino Asprilla e José Luis Chilavert si ritrovarono faccia a faccia durante una partita tra Colombia e Paraguay nel 1997 e la lite violenta rischiò di trasformarsi in tragedia. L’ex attaccante del Parma rifiutò persino un tentativo di assassinio del rivale.
A cura di Vito Lamorte
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Faustino Asprilla, ex attaccante del Parma, fu protagonista di uno degli episodi più inquietanti mai legati a una rivalità calcistica, una vicenda che rischiò di andare ben oltre il campo da gioco.

Il calciatore colombiano, un vera e propria icona degli anni Novanta, si trovò coinvolto in uno scontro durissimo con il portiere paraguaiano José Luis Chilavert, una faida nata durante le qualificazioni sudamericane ai Mondiali 1998 e culminata in una rissa violenta che fece il giro del mondo. I due, entrambi noti per il carattere esplosivo, si affrontarono in un clima tesissimo nell’aprile del 1997 allo stadio Defensores del Chaco di Asunción.

Lo scontro degenerò dopo un duro intervento di Asprilla su un difensore paraguaiano: Chilavert perse il controllo, volarono schiaffi e sputi, e l’arbitro fu costretto a espellere entrambi.

Quando la rissa in campo tra Asprilla e Chilavert che poteva finire in omicidio

La situazione precipitò ulteriormente mentre i giocatori lasciavano il campo, con nuovi colpi, minacce e l’intervento della polizia per evitare il peggio davanti a decine di migliaia di spettatori.

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Col passare degli anni, la vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti. Asprilla ha raccontato che, dopo quella partita, un uomo si presentò addirittura nel suo hotel proponendosi di uccidere Chilavert per vendicare l’affronto subito in campo.

L’ex attaccante colombiano, sconvolto, rifiutò senza esitazioni, ribadendo un principio semplice ma fondamentale: ciò che accade sul terreno di gioco deve restare lì.

Chilavert, dal canto suo, ha sempre difeso la propria versione dei fatti, sostenendo di aver reagito a una provocazione e accusando Asprilla di aver acceso inutilmente gli animi.

Quel che è certo è che la rivalità tra i due resta uno degli episodi più estremi e pericolosi mai vissuti nel calcio internazionale, una storia che dimostra quanto sottile possa diventare il confine tra agonismo e follia.

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