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La regola del fallo di mano cambia ancora: come funzionerà nel prossimo campionato

La FIGC ha reso noti i nuovi criteri d’assegnazione del fallo di mano. A partire dalla prossima stagione 2021/2022, il contatto tra mano o braccio del giocatore e il pallone non sarà per forza oggetto di un’infrazione da parte dell’arbitro. Verrà analizzata nel suo complesso la dinamica dell’impatto della sfera sul corpo del giocatore.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La regola del fallo di mano cambio ancora. La FIGC ha reso noti i criteri specifichi per l'assegnazione di un fallo di mano da parte dell'arbitro a partire dal prossimo campionato. Più che un cambiamento si tratta però di un definitivo chiarimento al fine di evitare ancora equivoci e polemiche su una regola che è stata oggetto di diverse interpretazioni nel corso degli ultimi tempi. Non sarà necessariamente fischiato un fallo di mano nel caso in cui il pallone dovesse finire sul braccio o la mano di un avversario. Sarà questa la base di partenza su cui si fondano i nuovi criteri.

E questo l'avevamo potuto vedere anche durante gli Europei con diversi direttori di gara che hanno valutato attentamente tutti i fattori prima di assegnare un calcio di punizione o un penalty per il tocco con un braccio da parte del giocatore. La Federazione, nella giornata di oggi, ha aggiornato il regolamento e al punto 12 ha evidenziato proprio i nuovi criteri che aiuteranno gli arbitri ad interpretare al meglio i falli di mano a partire dalla prossima stagione 2021/2022. 

Il nuovo testo non cancella definitivamente l'interpretazione precedente del fallo di mano, ma la chiarisce in modo definitivo. L'infrazione quindi resta quando "il giocatore tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, per esempio muovendo la mano o il braccio verso il pallone" ma anche quando "tocca il pallone con le proprie mani/braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo". 

I criteri stabiliti dalla FIGC nel nuovo testo al punto 12

Proprio su questo punto si sofferma la FIGC spiegando al meglio questa interpretazione del fallo di mano. "Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani/braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani/braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato".

In pratica l'arbitro non fischierà ogni contatto tra mano o braccio con il pallone sanzionandolo come un’infrazione. I direttori di gara dovranno infatti giudicare la “legittimità” della posizione della mano o del braccio in relazione al movimento che il calciatore sta facendo in quella specifica situazione. Insomma, il fallo di mano è stato solo perfezionato per chiarire una volta per tutte questo punto del regolamento e sarà valutato al meglio dagli arbitri proprio seguendo questi nuovi criteri e indicazioni inserite all'interno del regolamento.

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