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La reazione di Simone Inzaghi alla frase di Antonio Conte: “Poi qualcuno dice che parlo troppo”

Il tecnico dell’Inter ha tolto l’ennesimo sassolino dalla scarpa e replicato con decisione a una domanda fattagli in conferenza stampa.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Inzaghi lo ha ammesso in diretta tv, a caldo, dopo aver vinto la partita di campionato a Torino schierando la ‘seconde linee'. La sua Inter ha mandato un messaggio chiaro: è lì, non molla nel duello a distanza col Napoli, pronta a cucirsi sulla maglia lo scudetto e a cullare anche il sogno di vincere la Champions League. E quando in conferenza gli citano una frase di Antonio Conte ("chi vince scrive la storia, gli altri la leggono") lui ha replicato in maniera secca, togliendo l'ennesimo sassolino dalla scarpa: "Io posso parlare solo del mio cammino. Senza che qualcuno dica che ne parlo troppo – le parole del tecnico -. Devo ringraziare ragazzi e società per quello che mi hanno dato e messo a disposizione. Abbiamo fatto una grandissima cosa ma il lavoro non è finito. Sfidiamo avversari più attrezzati di noi ma abbiamo già dimostrato con Bayern, Barcellona, City, Arsenal che possiamo giocarcela con tutti. E così faremo".

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A cosa si riferisce? Se da un lato ha preferito evitare di ingaggiare una polemica a distanza con l'allenatore salentino, dall'altro ha inteso ribadire lo stesso concetto veicolato in replica a Fabio Capello che a Sky lo aveva criticato per aver sottolineato di continuo l'importanza del percorso fatto dalla sua squadra, i successi ottenuti e la quotazione raggiunta nel Ranking Uefa stagionale. Nella testa e negli occhi ha ancora la bellissima impresa fatta contro il Barcellona, match che il tecnico ha confessato di aver rivisto in tv una volta tornato a casa nella notte. "Quando sono tornato a casa martedì mi sono subito rivisto la partita perché ero curioso. È stata la risposta a chi dice che l'Inter ha una rosa corta e stretta… Sappiamo di non avere i budget di Psg, Barcellona e Bayern ma col nostro cuore e la nostra organizzazione vogliamo essere i più bravi. Probabilmente non saremo i più forti ma con questo cuore possiamo giocarcela con tutti".

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A proposito dell'incontro di Coppa, Inzaghi parla anche dei messaggi ricevuti. Un paio gli hanno fatto molto piacere ma preferisce tenere gli autori nell'anonimato almeno fino al 1° giugno, dopo la finale di Champions. "Il messaggio più bello me l'ha mandato Pippo. Ma ci sono anche due altri allenatori che mi hanno scritto parole bellissime, ricordandosi che l'Inter aveva fatto una grande impresa. Ma lo dirò più avanti, dopo il primo giugno". Come si gestisce la rosa e la situazione fino a quella data? "I ragazzi hanno bisogno di un po' riposo. Frattesi, Mkhitaryan, Lautaro e Pavard non penso li avrò nemmeno per la Lazio. Vedremo per Como. Dobbiamo solo pensare a lavorare come sempre".

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