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La Procura FIGC chiede gli atti dell’inchiesta Juve: si muove anche la giustizia sportiva

Il procuratore federale della FIGC, Giuseppe Chinè ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino di conoscere gli atti nuovi dell’inchiesta Prisma che riguarda i bilanci della Juventus.
A cura di Vito Lamorte
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Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Il suo nome compare nell'inchiesta della Procura di Torino.
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Il suo nome compare nell'inchiesta della Procura di Torino.

La Procura federale ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino gli atti in merito alla chiusura indagini dell'inchiesta Prisma, ovvero il sistema delle plusvalenze e gli stipendi che la Juventus avrebbe messo in atto per i bilanci 2019, 2020 e 2021. La conclusione delle indagini ha portato ad un nuovo scossone per la società bianconera, visto l'allargamento degli indagati e delle ipotesi di reato contestate. I capi d'accusa fanno riferimento al falso nelle comunicazioni sociali (falso in bilancio), false comunicazioni rivolte al mercato, fatture per operazioni inesistenti fino all'aggiotaggio informativo.

Il procuratore Giuseppe Chinè ha contattato, come ampiamente previsto, i pm Bendoni e Santoriello per poter valutare quanto è stato raccolto finora contro la società bianconera e sui quindici indagati, tra cui ci sono anche i nomi di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved. Qualche giorno fa la Procura di Torino ha comunicato la conclusione delle indagini preliminari e nel tardo pomeriggio di lunedì 24 ottobre erano arrivate le ultime novità in merito a questa vicenda che sembrava ormai messa da parte per la società bianconera.

Oltre alle intercettazioni che vedono protagonista l'ex capitano bianconero Giorgio Chiellini, per l’accordo con il club sulle mensilità cui ufficialmente i calciatori avrebbero rinunciato in tempo di Covid ma che sarebbero state pagate in altra forma e non messi a bilancio; ci sarebbero, sempre secondo la Procura di Torino, una serie di «operazioni inesistenti» per evadere l’Iva riconoscendo compensi fittizi ai procuratori.

I vertici della Juventus: Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Andrea Agnelli.
I vertici della Juventus: Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Andrea Agnelli.

La Procura Figc ha già portato la Juventus e altre società al processo sportivo sulle plusvalenze ma il Tribunale federale aveva assolto tutti gli indagati lo scorso mese di aprile e la Corte d'Appello ha respinto il ricorso proprio della Procura.

Se non dovessero emergere nuovi elementi che possano ribaltare la sentenza d'appello, il procuratore potrebbe chiederne la revoca ma non si può escludere l'apertura di un nuovo fascicolo per indagare sugli stipendi e le scritture private con i giocatori. Per valutare la situazione e prendere una decisione sul da farsi Chinè dovrà prima consultare tutti gli atti e capire quali siano le novità sull'inchiesta.

Se si muove la giustizia sportiva, la Juve potrebbe rischiare qualche provvedimento sotto questo punto di vista ma non è ancora chiaro in che modo si muoverà la Procura e, al momento, è inutile fare previsioni di sanzioni o penalizzazioni.

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