La nuova sfida della Roma al fianco dell’Associazione Italiana Persone Down

La AS Roma è tornata in prima fila per una nuova iniziativa benefica, a favore di una raccolta fondi internazionale per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e nella società dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down, attraverso la campagna ‘One Goal' in collaborazione con l'Associazione Italiana Persone Down.
Tutto ciò insieme anche a nomi famosi e personaggi noti, come Carlo Verdone e Claudia Gerini che si sono impegnati nelle inedite vesti di telecronisti. Di un evento in particolare: commentando il miglior gol del mese di dicembre scelto dai tifosi giallorossi con il gol in Europa League contro lo Young Boys. La campagna che vede in prima linea il club giallorosso, e si sviluppa nella scelta – sempre con un sondaggio da parte dei tifosi romanisti – del miglior commentatore tra i ragazzi down che si cimentano di volta in volta al microfono.
"La pandemia non ha solo sconvolto le nostre vite, ma ha anche spento i riflettori sulle necessità di tanti ragazzi con sindrome di Down. Abbiamo deciso di lanciare una campagna a supporto dell’Associazione Italiana Persone Down e dell’European Down Syndrome Association per supportare le realtà in difficoltà, non solo in modo diretto ma offrendoci, come in questo caso, anche come piattaforma in grado di attirare attenzioni positive", ha sottolineato Francesco Calvo, COO dell’AS Roma. Pensiero subito condiviso da Anna Contardi, coordinatrice di AIPD, tra gli ideatori dell'iniziativa in cui i ragazzi down hanno la possibilità di ‘fare goal': "Una campagna di sostegno per ricordare a tutti che anche questi ragazzi hanno voglia di diventare grandi e conquistare il proprio posto nella società".
Non è la prima iniziativa a sfondo benefico che vede l'AS Roma in prima linea, tra i principali club di Serie A ad aver sempre aderito a campagne sociali e ad aver sensibilizzato i propri tifosi e tutti gli sportivi con altre iniziative importanti. Ultima tra le tante, l'iniziativa "Missing Kids", dove ai nuovi acquisti di mercato, sui social venivano affiancati video relativi a ragazzi scomparsi. Una campagna che ha avuto immenso risalto sociale e su internet permettendo anche di ritrovare diversi ragazzi, restituendoli alle rispettive famiglie.