La Lega Serie A cerca sponsor per VAR e Goal Line Technology
La sponsorizzazione non ha confini. Ed è così che l'ultima novità in seno alla Lega Serie A potrebbe rappresentare una esclusiva mondiale nel calcio: riuscire a trovare uno sponsor anche per il VAR, associandolo alle interruzioni che avvengono durante le partite e non solo: anche la Goal-no Goal technology è in elenco tra le ‘attività' da pubblicizzare al meglio. Dopotutto l'espansione commerciale della Serie A è stata evidente negli ultimi anni. La Lega Serie A ei suoi club hanno recentemente accettato un'offerta da 1,7 miliardi di euro (2 miliardi di dollari) da società di private equity tra cui CVC Capital Partners per una partecipazione del 10% nella nuova entità.
La speranza è che tutto possa permettere a far esportare ancor più il prodotto del calcio italiano a livello internazionale con il compito principale di definire chiaramente le sponsorizzazioni, creare nuovi livelli e aggiungere valore al suo interno. L'agenda è quasi al completo e prevede le quattro principali competizioni gestite dalla Lega Serie A: Serie A, Supercoppa Italiana, Coppa Italia ed eSerie A. Più altre quattro possibili designazioni: Partner ufficiale, Cronometrista ufficiale , Partner tecnologico ufficiale, Partner ufficiale mensile Most Valuable Player (MVP).
Questo sarà un anno cruciale perché quattro sponsor sono attualmente con contratti in scadenza alla fine dell'attuale stagione 2020-21. I diritti del titolo di Serie A sono detenuti da Telecom Italia in un accordo di 15 milioni di euro a stagione. L'accordo di Tim copre anche la sponsorizzazione del titolo del campionato Primavera U-19 e della nuova competizione eSerie, eSerie A Tim. L'azienda italiana è affiancata nel portafoglio da Coca-Cola come partner ufficiale e dal marchio PS5 di Sony come title sponsor della Supercoppa.
E nuove categorie aprono nuovi orizzonti con l'asset VAR superando l'iniziale scetticismo a farlo rientrare nelle sponsorizzazioni. Ma la Lega Serie A crede che i marchi saranno interessati all'opportunità di raccontare una storia di innovazione attraverso un'associazione con il VAR, così come il GLT meno divisivo perché più oggettivo nelle valutazioni e che si presta molto meno a controversie e polemiche di fine partita.