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La formazione dell’Italia di Gattuso contro l’Estonia: in conferenza ha dato un indizio

Il ct debutta alla guida della Nazionale nella partita valida per la qualificazione ai Mondiali 2026. Quale sarà l’undici titolare scelto e con quale modulo verranno schierati: le possibili scelte di Gattuso.
A cura di Maurizio De Santis
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Quale sarà la prima formazione dell'Italia di Gennaro Gattuso? Chi e come giocherà nella partita contro l'Estonia? Il match è fondamentale per la Nazionale e il cammino bel girone di qualificazione ai Mondiali 2026: "Sappiamo quello che vogliamo fare e sicuramente l'abbiamo preparata bene", spiega in conferenza stampa alla vigilia dell'incontro. Il commissario tecnico non lo dice chiaramente né concede particolari indiscrezioni sul modulo che adotterà ma fornisce un indizio chiaro di quello che sarà l'approccio richiesto ai calciatori in campo. Qualcosa sugli interpreti s'intuisce, un po' di conti è stato costretto a farli pure lui per l'infortunio di Scamacca che ha già lasciato il ritiro della Nazionale e domani sera a Bergamo non ci sarà. E allora la scelta è ristretta a due opzioni: proporre il tridente con Kean in cima all'attacco (Politano e Zaccagni ai lati) oppure uno schieramento più offensivo inserendo Daniel Maldini nel tridente alle spalle della punta Viola.

Italia-Estonia, il modulo e scelte di Gattuso

"Sono i pensieri a togliermi il sonno, non le emozioni". Gattuso ripassa nella sua testa tutto quanto fatto, provato, proposto in allenamento e quelle che definisce "le cose da correggere". Una cosa è certa, chi sarà schierato titolare dovrà avere in corpo tanto veleno da sputarne altrettanto in partita. "La nostra storia dice che la voglia di lottare insieme, da squadra, fa parte del nostro dna. Se c'è una cosa che non deve mancare mai quella è lo spirito perché è grazie al collettivo che nei momenti di difficoltà ci siamo sempre rialzati".

Le due opzioni per la ‘prima' sulla panchina della Nazionale

La tentazione di puntare sul 4-3-3 è forte, la soluzione più immediata incasellando Kean al posto di Scamacca. Poi c'è l'ipotesi di puntare sul 4-2-3-1 che annovera anche Daniel Maldini (ma l'esperienza e la fluidità di Raspadori fanno dell'ex Napoli possono fare la differenza) nei tre (tra cui Politano e Zaccagni) che dovranno sostenere la punta della Fiorentina. Certezze nell'uno e nell'altro caso a centrocampo sono Barella e Tonali in mediana, in difesa il quartetto è fatto (Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco).

  • La formazione Italia col 4-3-3: Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Politano, Kean, Zaccagni.
  • La formazione dell'Italia col 4-2-3-1: Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco; Barella, Tonali; Politano, Raspadori, Zaccagni; Kean.

"I numeri non sono importanti – ha aggiunto Gattuso -. Finora abbiamo fatto un lavoro quasi perfetto, quindi mi aspetto di vedere una grande partita domani". Quanto alla posizione nel Girone I e alla possibilità di rosicchiare punti alla Norvegia capolista (in vantaggio per differenza reti e per la vittoria nel confronto diretto) per andare direttamente in Coppa del Mondo, il ct si aggrappa a un vecchio adagio del calcio: "dobbiamo pensare alla partita di domani, poi a Israele… gara dopo gara".

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Ultima riflessione dedicata alla flessione notevole di talenti italiani nel mondo del calcio mentre in altre discipline (come tennis, basket e pallavolo) la tendenza è decisamente migliore. "Non so quanti migliaia di oratori sono stati chiusi – ha concluso Gattuso -, quanti ragazzi non giocano più per strada come si faceva 20 anni fa, perché i genitori hanno paura, perché non ci sono strutture adeguate come in altri paesi e perché per giocare a calcio ci vogliono 500 euro all'anno".

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