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La favola di Lapo Nava: va in panchina in Serie A a 17 anni, poi torna a casa in tram

A 17 anni il figlio d’arte Lapo Nava è stato convocato per la prima volta in Serie A e si è accomodato in panchina, dopo il match è tornato a casa in tram.
A cura di Alessio Morra
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credit: foto di Nicolò Schira.
credit: foto di Nicolò Schira.

Un inizio 2022 splendido per il Milan che, pur privo di tanti titolari, ha sconfitto per 3-1 la Roma. Un successo meritato che poteva essere anche più rotondo se Ibrahimovic non si fosse fatto parare un rigore. Una giornata indimenticabile anche per Lapo Nava, 17enne portiere della Primavera dei rossoneri che è stato convocato in prima squadra da Pioli, e che dopo essere stato in panchina è tornato a casa in tram. Un'immagine meravigliosa e unica nel panorama calcistico italiano.

Quest'anno il Milan non ha avuto tanta fortuna con i portieri. Maignan è stato fuori per due mesi, il terzo portiere Plizzari ha subito un infortunio serio e anche per questo è stato tesserato a metà stagione Antonio Mirante. Nella giornata di mercoledì è risultato positivo al Covid Taturusanu e così Pioli ha capito nuovamente che avrebbe dovuto ricorrere a un elemento della Primavera. Il prescelto doveva essere Jungdal, spesso aggregato nel girone d'andata, ma anche il danese era indisponibile e così è stato convocato Lapo Nava, portiere classe 2004, figlio d'arte. Suo papà infatti è Stefano Nava, che con il Milan ha vinto due scudetti, una Champions League e in totale nove trofei.

L'emozione che ha provato in queste ultime ore è stata senz'altro unica, ma questi ultimi giorni vissuti in modo frenetico non ha cambiato l'indole del giovane Lapo Nava, che dopo aver festeggiato i tre punti conquistati contro la Roma ha salutato compagni e allenatore ed è tornato a casa. Nava è minorenne, non ha la patente, e ha scelto di tornare a casa in tram. Grandi applausi per Lapo, che riporta il calcio italiano a momenti antiche, scene queste che si potevano vedere negli anni '50 o '60, e che al giorno d'oggi possono vedersi solo in Premier League, non di rado capita vedere un calciatore in metropolitana. Chi lo ha visto con il giaccone griffato Milan avrà pensato, forse, che quel giovanotto era andato allo stadio a tifare Milan e invece a San Siro c'era andato ma per accomodarsi in panchina, a 17 anni.

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