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La fabbrica di campioni di Zamparini, con lui un Palermo da sogno: da Cavani a Dybala

La morte di Maurizio Zamparini chiude un pezzo di storia del calcio di Serie A. È sotto la sua gestione che il Palermo ha vissuto gli anni d’oro con ottimi piazzamenti in campionato, le qualificazioni in Coppa Uefa e una Coppa Italia solo sfiorata. In campo c’era una squadra da sogno.
A cura di Maurizio De Santis
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Da Cavani a Dybala, nella storia del grande Palermo di Maurizio Zamparini non sono mancati grandi calciatori
Da Cavani a Dybala, nella storia del grande Palermo di Maurizio Zamparini non sono mancati grandi calciatori

Vulcanico. Mangia allenatori. Ma aveva fiuto in fatto di calciatori e di talenti. Basta sfogliare gli almanacchi, azionare il rewind di qualche vecchio servizio, cercare su Youtube le prodezze del Palermo in quegli anni di grazia vissuti sotto l'egida dell'imprenditore veneto. La morte di Maurizio Zamparini chiude un pezzo di calcio italiano, di quella "provincia del pallone" (rispetto ai club storicamente più forti) che ha sfidato le grandi guardandole negli occhi, senza paura.

Pordenone e Venezia le prime società che ha guidato ma è in Sicilia che ha costruito il miracolo: nel 2002 rileva la società, due anni più tardi la riporta in Serie A. Fu un traguardo rimasto scolpito nella storia: dopo 31 anni i rosanero erano finalmente tornati nel massimo torneo nazionale. I piazzamenti in classifica e le qualificazioni in Coppa Uefa regalano un sogno ai tifosi che sembrano toccare il cielo con un dito quando nel 2011 gli isolani arrivano a un passo dalla gloria nella finale di Coppa Italia contro l'Inter. All'Olimpico di Roma finì 3-1 per i nerazzurri ma la sconfitta non rovinò la favola bella del Palermo.

Javier Pastore ed Edinson Cavani con la maglia del Palermo
Javier Pastore ed Edinson Cavani con la maglia del Palermo

Fabbrica di campioni e plusvalenze. Quindici anni fa quel modello di gestione, che in seguito sarebbe divenuto un escamotage per tenere a posto i conti attraverso capriole contabili ai limiti della legge, fu alla base del capolavoro assemblato un pezzo alla volta, alimentato con quel player trading fondamentale per autofinanziarsi e provare a essere competitivi. Il meccanismo è noto: sguinzaglio i miei osservatori, seleziono i giocatori – giovani e promettenti -, li acquisto a condizioni economiche vantagigore e li inserisco in rosa, faccio sì che si valorizzino e, una volta esplosi, li vendo e ne ricavo un bel tesoretto dai reinvestire. È così che in maglia rosanero sono transitati alcuni dei più forti calciatori sulla scena internazionale.

La Joya, il gioiello, arrivò in Sicilia come un diamante grezzo e andò via come una gemma preziosa che portò in dote un bel po' di soldi: Paulo Dybala della Juventus è uno degli esempi tangibili ma l'argentino è solo una delle figurine che, album alla mano, rientrano nella lista abbastanza nutrita che fa riferimento a tutti i ruoli e i settori della squadra.

Fabrizio Miccoli (al centro) abbracciato da Cavani e Balzaretti
Fabrizio Miccoli (al centro) abbracciato da Cavani e Balzaretti

Tra i portieri spiccano Salvatore Sirigu (campione d'Europa con l'Italia) e Stefano Sorrentino. In difesa è Fabio Grosso (autore del rigore decisivo per la vittoria del Mondiale 2006) il nome più acclamato ma hanno un posto di rilievo anche Simon Kjaer (oggi al Milan, il capitano della Danimarca che ha salvato la vita a Eriksen), Andrea Barzagli (che ha vissuto gli anni d'oro della Juventus), Federico Balzaretti e Matteo Darmian.

Paulo Dybala, la Joya spiccò il volo proprio in maglia rosanero
Paulo Dybala, la Joya spiccò il volo proprio in maglia rosanero

A centrocampo e in attacco c'è solo l'imbarazzo della scelta. A cominciare dal ‘flaco' Javier Pastore che da Palermo spiccò il volo verso il Paris Saint-Germain. Franco ‘el mudo' Vazquez, Josip Ilicic, Eugenio Corini, Antonio Nocerino (uomo di lotta e di governo che al Milan stabilì un feeling particolare con Ibra), Fabio Simplicio e Mark Bresciano hanno lasciato un buon ricordo nel cuore dei tifosi rosanero. Ma è nel reparto avanzato che sono calati gli assi: accanto a Dybala splende la stella del Matador, Edinson Cavani divenuto bomber implacabile a Napoli, e ancora, Franco Brienza, Andrea Belotti e Fabrizio Miccoli (il ‘Romario del Salento' rimasto implicato in una brutta vicenda giudiziaria). Un Palermo fortissimo

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