Klopp si presenta dopo aver perso una Champions e invita i tifosi a sbrigarsi: “Prenotate l’albergo”
Se esiste un modo di saper perdere da gentiluomini, Jurgen Klopp lo conosce bene. Il tecnico del Liverpool, battuto in finale di Champions League dal Real Madrid, è uscito per la terza volta a mani vuote dall'appuntamento conclusivo della massima competizione continentale. Nel 2013 aveva perso col Borussia Dortmund contro il Bayern Monaco, poi nel 2018 già si era inchinato al Real sulla panchina dei Reds, prendendosi l'anno dopo la sua unica Champions battendo il Tottenham.
Klopp sa bene quanti sacrifici servano per vincere ed i suoi complimenti ad Ancelotti e ai calciatori del Real sono davvero sinceri. Quest'anno alla fine il Liverpool è riuscito a mettere in bacheca solo le due coppe nazionali, vedendo sfumare sul filo di lana sia la Premier che la Champions, ma negli occhi e nelle parole del tecnico di Stoccarda non c'è tristezza o voglia di recriminare sulla disparità di occasioni avute dalle due squadre, con Courtois migliore in campo. Dopo il fischio finale Klopp ha indicato i tifosi dei Reds sugli spalti e si è battuto il cuore, poi ai microfoni ha dato prova di grande dignità.
"Loro hanno segnato un gol e noi no – ha detto l'allenatore del Liverpool – È difficile da accettare, ma dobbiamo rispettarlo. Mi congratulo con il Madrid e mi sono congratulato personalmente con il loro presidente. Io sento l'orgoglio per quanto fatto, l'ho detto ai ragazzi nello spogliatoio, ma era chiaro che ero l'unico a provarlo. I ragazzi avranno bisogno di più tempo. Hanno giocato una stagione eccezionale. Le due competizioni che non abbiamo vinto sono state con il minor margine possibile: un punto dal City in Premier League e un gol contro il Real Madrid in Champions League. Questo non dice nulla di noi. Dopo una notte di sonno e un altro mio discorso i ragazzi si renderanno conto di che stagione speciale hanno fatto".
Klopp è il capopopolo adorato dai tifosi del Liverpool, ma anche la garanzia che finché c'è lui saranno più i momenti di gioia che quelli di tristezza. Il finale della sua intervista fa capire quanta incrollabile fiducia e voglia di vincere sia capace di trasmettere non solo ai calciatori ma anche ai tifosi, in momenti in cui il morale di tutti è comprensibilmente sotto i tacchi. Il tedesco ha guardato la telecamera e ha detto: "Dov'è la finale del prossimo anno? Istanbul? Prenotate l'albergo". Massima stima per Jurgen.
