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Klopp accusato dal Ministro dell’Interno francese per gli incidenti: ricostruzione surreale

Ritardi, caos e incidenti accaduti sabato scorso prima e durante la finale di Champions League diventano una questione di Stato: il Ministro dell’Interno francese tira in ballo addirittura Jurgen Klopp.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il caos e gli incidenti verificatisi prima e durante la finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool sabato scorso a Saint-Denis sono diventati una questione di Stato, viste le accuse piovute non solo sull'UEFA ma anche sulle autorità francesi, criticate per non aver saputo gestire l'organizzazione dell'evento col fiume di tifosi arrivati da Spagna e soprattutto Inghilterra.

L'UEFA – responsabile per il ritardo di oltre mezzora nell'inizio della partita e per quanto accaduto ai tornelli e ai cancelli dello Stade de France, prima con file lunghissime e poi con ingressi chiusi a danno di chi aveva il biglietto ed è rimasto fuori, mentre persone senza tagliando scavalcavano ed entravano nell'impianto – ha prima emesso una nota in cui ha attribuito la colpa della vicenda ai tantissimi biglietti falsi che hanno bloccato i tornelli, poi ha annunciato di aver aperto un'indagine indipendente su tutto quanto accaduto.

Il caos agli ingressi dello Stade de France a Saint-Denis
Il caos agli ingressi dello Stade de France a Saint-Denis

Ma l'ordine pubblico è di pertinenza statale, chi si è trovato impreparato ad affrontare il caos ed ha reagito spruzzando spray urticante e lanciando gas lacrimogeno – senza nessun riguardo anche verso i bambini – erano agenti di polizia, e dunque anche la Francia si è trovata sotto accusa ed ha risposto con dure parole del Ministro dell'Interno Gerald Darmanin, che non ha trovato di meglio che tirare in ballo Jurgen Klopp addirittura come corresponsabile del caos di Saint-Denis.

Darmanin ha difeso in primis l'operato della polizia, affermando che la colpa di tutto era da ascrivere ai tifosi "violenti" del Liverpool, presentatisi a suo dire con una quota di biglietti falsi enorme, equivalente a 30-40mila tifosi Reds che si sono ritrovati a spingere agli ingressi, ingolfando tutto e dando il via alla catena dei ritardi e degli incidenti. "È solo nel calcio con alcuni club inglesi che ci sono questi problemi – ha detto il Ministro – La presenza di così tanti tifosi britannici senza biglietto è già avvenuta, in particolare nel 2019 a Madrid. E ha creato simili difficoltà. Ci sono stati gli stessi problemi a Wembley l'anno scorso alla finale degli Europei. Il comportamento, la disorganizzazione e un enorme mercato dei biglietti falsi".

Poi l'accusa a Klopp: "E vi ricordo che l'allenatore del Liverpool qualche giorno fa ha invitato i tifosi a venire in Francia anche senza biglietto". Darmanin si riferisce alle dichiarazioni del tecnico tedesco fatte lo scorso 6 maggio, poche ore dopo che il sito ufficiale del Liverpool aveva raccomandato ai propri sostenitori di non recarsi in Francia se sprovvisti di biglietto: "Penso che Parigi sia abbastanza grande per andarci senza biglietto e divertirsi. Comportatevi bene e siate del miglior umore possibile".

Tuttavia la ricostruzione del Ministro dell'Interno – che è simile alla tesi UEFA – ignora alcuni elementi (e relative responsabilità). Prima di tutto effettivamente c'è stato un ritardo di alcuni tifosi del Liverpool nel presentarsi ai cancelli, ma questo è stato provocato da uno sciopero che ha colpito una delle due linee della metro che portavano allo stadio. Poi occorre fare distinzione tra chi si è presentato agli ingressi con biglietti falsi ritenendo in buona fede di avere titolo per entrare – con gestione della vicenda disastrosa, pur sapendosi alla vigilia che il problema c'era – e chi invece è arrivato in Francia senza alcun biglietto e se n'è stato buono alla Fanzone allestita a Parigi per i tifosi del Liverpool, che ha ospitato migliaia di persone senza nessun incidente. Chi invece ha provato ad entrare senza biglietto, forzando gli ingressi o scavalcando, è stata per lo più gente del posto, bande di microcriminali che si sono anche macchiati di furti di telefoni e biglietti ai danni dei tifosi, senza che ci fosse alcun piano che abbia tenuto conto di queste presenze.

La Fanzone dei tifosi del Liverpool senza biglietto gremita a Parigi: nessun problema
La Fanzone dei tifosi del Liverpool senza biglietto gremita a Parigi: nessun problema

Dall'Inghilterra non ci stanno allo scenario che accolla tutte le responsabilità ai tifosi del Liverpool, lasciando intonse le mani di UEFA e autorità francesi. Non ci sta Boris Johnson e non ci sta neanche il presidente del club Tom Werner, che ha chiesto le scuse al Ministro dello Sport francese Amelie Oudea-Castera per il trattamento riservato ai propri tifosi. La questione non finirà qui.

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