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Kazu Miura oltre ogni limite, nuova squadra a 54 anni: “Non lascerò mai il calcio”

Kazuyoshi Miura non ha alcuna intenzione di ritirarsi: continuerà a giocare all’età di 54 anni. Nuova squadra per l’eterna leggenda giapponese: “Non lascerò mai il calcio”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Kazuyoshi Miura non smette di sorprendere. Dopo l'ennesimo rinnovo dello scorso anno con lo Yokohama FC, club giapponese con cui ha giocato per diciassette stagioni dal 2005, ‘King Kazu' a 54 anni (55 da compiere il prossimo mese di febbraio) ha iniziato una nuova avventura. Dopo aver giocato appena 43 minuti nell'ultimo campionato, ha deciso di proseguire il suo cammino nel mondo del calcio accettando la corte del Suzuka Point Getters, squadra che milita nella quarta divisione del calcio giapponese.

"Penso che non lascerò mai il calcio. Non so per quanto tempo continuerò a giocare. Il ritiro potrebbe arrivare domani o tra due o tre anni". Con queste parole, Kazuyoshi Miura, il calciatore più anziano del mondo, aveva confermato all'inizio di quest'anno al sito della FIFA che aveva intenzione di continuare a giocare il più a lungo possibile. Miura era già entrato nella storia del calcio per essere diventato il marcatore più anziano del calcio professionistico giapponese.

La carriera di Miura e gli incredibili record raggiunti

Secondo quanto riferiscono i media giapponesi, Kazu Miura aveva negoziato con ben otto club tra cui il Nankatsu SC, ma ha accettato l'offerta dei Point Getters poiché ha avuto la meglio il fatto che ha suo fratello, Yasutoshi Miura, l'allenatore della sua nuova squadra. Miura ha iniziato la sua carriera esordendo nel 1982 con il CA Juventus. Poi è passato al Santos, Matsubara-PR, CRB, Piracicaba, Coritiba, Yomiuri, Verdy Kawasaki, Genoa, Croatia Zagabria, Dinamo Zagabria, Kyoto Sanga, Vissel Kobe, Yokahama FC e Sydney FC.

Inoltre, ha segnato 55 gol nelle 89 partite giocate con la maglia della Nazionale del Giappone. Miura, classe 1967, ha avuto la possibilità di vedere giocare Maradona e Messi così come Platini e Mbappe ma anche Pelé e Neymar, Gerd Muller e Cristiano Ronaldo. Gli esempi potrebbero durare all'infinito se si pensa che il suo cammino nel mondo del calcio è stato contrassegnato dalla presenza di tutti i più grandi campioni che si sono susseguiti nel corso degli anni segnando un'epoca in questo sport.

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