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Kalulu svela quella chiamata disperata prima di andare al Milan: “Pensavo di avere le allucinazioni”

Pierre Kalulu ha raccontato in un’intervista un retroscena del suo trasferimento al Milan. Fu chiamato da un ex star NBA, Tony Parker, che voleva convincerlo di non firmare per i rossoneri.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Pierre Kalulu è sicuramente uno dei giocatori che ha maggiormente impressionato nel Milan. La sua esplosione ha messo in evidenza ulteriormente le qualità della dirigenza rossonera che con Maldini e Massara ha piazzato colpi giovani e di prospettiva e che nella maggior parte dei casi stanno pian piano portando i suoi frutti. In attesa dei vari De Ketelaere, Vranckx e Adli, sicuramente Kalulu è la gemma più preziosa del progetto Milan che l'ha visto crescere tantissimo soprattutto al fianco di un leader carismatico come Tomori che gli ha dato sicurezza al centro della difesa anche grazie alla guida sapiente di Maignan in porta.

Preso dal Lione per poco più di un milione quando ancora era nelle giovanili del club francese, Kalulu ha parlato in un'intervista a ‘Repubblica' del suo trasferimento al Milan a settembre 2020 prima dell'esplosione nella stagione scorsa. "Ero in seconda squadra al Lione, Maldini e Massara in videochiamata mi dissero cose entusiastiche sul mio modo di giocare – ha spiegato il giocatore – poteva dirmele solo chi mi aveva osservato a lungo. Questo mi ha lusingato". Ma non fu la sua unica videochiamata ricevuta. A telefonarlo per convincerlo a non partire fu anche l'ex star NBA, Tony Parker.

Kalulu e Adli insieme: due giovani su cui punta fortemente il Milan per il futuro.
Kalulu e Adli insieme: due giovani su cui punta fortemente il Milan per il futuro.

Una star del basket francese, oggi dirigente, Kalulu ha ricevuto la sua telefonata a sorpresa poco prima di firmare col Milan. "Non voleva che partissi, mi ha videochiamato dagli Usa – ha spiegato Kalulu nel corso dell'intervista – pensavo di avere le allucinazioni, tre quarti d'ora di colloquio. Lui mi dice: conosco il tuo talento, la scelta è tua". Il difensore del Milan non credeva ai suoi occhi quando ha visto quella telefonata: "Avere il suo numero in agenda non è da tutti – spiega – Sono orgoglioso di essermi dimostrato più forte di quanto la gente pensasse". 

Un attestato di stima importante per il centrale del rossoneri che così giovane di certo non si aspettava di poter avere questa considerazione da un campione e una star del calibro di Parker. Una telefonata che dunque l'ha sorpreso anche se già il Milan gli aveva fatto capire che sarebbe stato fondamentale nel futuro del club: "Per quanto facessi finta di niente, era molto bello – spiega il giocatore nel corso dell'intervista – mi dissero che il Milan mi avrebbe aspettato 2 mesi, 6 mesi, 1 anno, 1 anno e mezzo".

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