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Kallon: “Dedico il mio gol a Gino Strada, ha fatto tantissimo per l’Africa”

Kallon ha segnato il gol che ha deciso di Genoa-Perugia di Coppa Italia. L’attaccante della Sierra Leone che ha una storia particolarissima – è scappato dal suo paese per evitare di diventare un bambino – soldato ed ha risalito l’Africa prima di sbarcare a Lampedusa, ha dedicato il gol a Gino Strada: “Un grande uomo, il mondo intero deve dirgli trazie”.
A cura di Alessio Morra
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In Serie A quest'anno c'è un altro Kallon, viene pure lui dalla Sierra Leone ma non ha alcun legame di parentela con Mohamed Kallon, che giocò nell'Inter del ‘Fenomeno' Ronaldo. Yayah Kallon è stato decisivo venerdì scorso quando con un suo gol bellissimo ha permesso al Genoa di eliminare il Perugia in Coppa Italia. Un gol che vale tantissimo per questo ragazzo che quando aveva 14 anni ha viaggiato per 4 ore chiuso in un bagaglio e che ha risalito l'Africa prima di sbarcare in Italia. E il suo primo gol da professionista lo ha dedicato a Gino Strada, scomparso a 73 anni proprio venerdì scorso.

L'esordio in Serie A e il primo gol

Ballardini ha fatto esordire questo ragazzo in Serie A lo scorso 22 maggio in occasione di Cagliari-Genoa, lo ha convocato per il ritiro e lo ha scelto nel finale di partita con il Perugia. Kallon ha ripagato la fiducia segnando un gol bellissimo, ha recuperato il pallone vicino la bandierina del corner, ha eluso il controllo degli avversari con un paio di finte e poi ha calciato in porta, pallone all'incrocio dei pali.

La fuga dalla Sierra Leone

Nato il 30 giugno 2001 a Kono in Sierra Leone, Yayah ha il pallone nel sangue, ma quando ha 14 anni è costretto a fuggire dal suo paese perché un gruppo terroristico rapiva i ragazzini della sua età per farli diventare piccoli soldati, i suoi genitori gli chiedono di scappare. Lui non voleva, ma poi va via ed inizia un viaggio complicatissimo. Un viaggio fatto da adolescente, un adolescente che attraversa cinque Stati. "La parte più difficile è stata attraversare l’Africa, soprattutto perché a quell’età non conosci né strade né altre lingue. Poi ho incontrato alcuni ragazzi e abbiamo fatto gruppo. In Libia ho visto davvero qualsiasi cosa. Non ci sono regole, ragazzi di 14-15-16 anni che girano armati".

E l'arrivo a Lampedusa

1000 dinari per pagare il viaggio, ha fatto anche il muratore per racimolarli: "A volte venivo pagato, altre no". Riesce a partire, la metà dell'arrivo è Lampedusa: "Siamo arrivati a Lampedusa e ci siamo subito sentiti meglio. La traversata in mare è durata otto ore: siamo stati fortunati, altri hanno impiegato due settimane e c’è anche chi non ce l’ha fatta". Quando arriva in Italia riesce a sentire la madre che lo credeva morto, dalla Sicilia finisce in Piemonte poi a Genova, giocando a calcio con degli amici viene scoperto da un osservatore e da lì è iniziato il percorso che lo ha portato al Genoa. Dopo la partita con il Perugia felice per il gol decisivo ha detto: "Questo gol a Marassi con i tifosi presenti va quasi al di là dei miei sogni. Bisogna provare sempre le giocate, così l’avversario non sa mai dove andare. Qui mi vogliono tutti bene, il mister e i compagni mi hanno accolto alla grande".

La dedica di Kallon: "Il mio gol è per Gino Strada"

E, in un'intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport', Kallon ha dedicato il suo gol al Perugia a Gino Strada, dicendo delle parole meravigliose:

Venerdì è stato purtroppo anche il giorno in cui se n’è andato Gino Strada. Un grande uomo, il mondo intero deve dirgli grazie. Dedico a lui la mia rete decisiva contro il Perugia, anche se sono consapevole che non potrà essere certo abbastanza per ringraziare un medico che ha fatto moltissimo per il mio Paese, dove ha costruito ospedali importanti, curando centinaia di migliaia di persone, e pure per tutta l’Africa, aiutandoci pure quando è scoppiata l’ultima epidemia di Ebola nel 2012. Sono molto triste per tutto questo.

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