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Jankto dopo il coming out: “Diversi calciatori mi hanno scritto: vorrei fare come te, ma non riesco”

Jakub Jankto oggi vive a Praga dopo il ritiro: “La mia occupazione principale è curare gli investimenti immobiliari che ho fatto in questi anni e poi alleno oltre ottanta ragazzini in due società diverse”. Il 29enne ex centrocampista ceco svela: “Mi sono arrivati tantissimi messaggi, che dicevano ‘vorrei fare come te, ma non riesco’”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jakub Jankto, ritiratosi lo scorso agosto a soli 29 anni a causa di una lesione ai legamenti della caviglia non operabile, è tornato nella sua Praga, dove sta riempiendo la sua vita con tante cose, alcune delle quali ancora legate al calcio. Jankto è stato il solo calciatore di alto livello ad aver fatto coming out quando era ancora in attività, con un video postato sui suoi social. Oggi, a distanza di due anni da quell'annuncio, l'ex centrocampista ceco – che in Italia ha giocato con Ascoli, Udinese, Sampdoria e Cagliari – racconta che gli hanno scritto suoi colleghi che vorrebbero fare come lui, ma "non ci riescono".

"Il mondo del calcio per la mia esperienza non è omofobo – spiega Jankto al ‘Corriere della Sera' – Se c'è un problema è fuori, non dentro al calcio. Io ho provato a dimostrare ai calciatori che se fai coming out, non succede nulla. Mi sono arrivati tantissimi messaggi, che dicevano ‘vorrei fare come te, ma non riesco'. Da diversi calciatori, ma non solo. Anche da tifosi o da ragazzi qualsiasi".

Jakub Jankto con la maglia della Sampdoria: ci ha giocato dal 2018 al 2021
Jakub Jankto con la maglia della Sampdoria: ci ha giocato dal 2018 al 2021

Jakub Jankto: "Prima non potevo vivere come volevo e poi erano cominciate a girare le voci, che forse ero gay"

L'ex nazionale ceco racconta di come la sua vita sia migliorata dopo che ha dichiarato di essere gay: "Non dovevo nascondere niente, potevo andare con il mio partner ovunque. Prima non potevo vivere come volevo, non mi sentivo me stesso. E poi erano cominciate a girare le voci, che forse ero gay, e in quel momento mi sono sentito troppo male: ho deciso che dovevo dirlo e ho registrato quel video che ha fatto il giro del mondo. Il primo mese è stato difficile, perché non sapevo come avrebbero reagito le persone, ma dopo un paio di settimane ho visto che tutti mi hanno dato una mano".

Cosa fa oggi Jankto dopo il ritiro: "Curo gli investimenti immobiliari fatti e poi alleno i ragazzini"

Jankto è riuscito rapidamente a reinventarsi a Praga, sua città natale: "Sto studiando italiano e spagnolo per prendere il certificato di lingua straniera, quando giocavo non ci pensavo, per me esisteva solo il calcio. La mia occupazione principale è curare gli investimenti immobiliari che ho fatto in questi anni e poi alleno oltre ottanta ragazzini in due società diverse, nel Dukla Praga – anche mio figlio di 6 anni – e nel Cafc Praga, che è un'accademia dello Slavia, la squadra dove sono cresciuto prima di arrivare molto giovane in Italia, all'Udinese. Lavorare coi bambini era uno dei miei sogni da sempre. È successo prima del previsto. A Praga usciamo con gli altri allenatori: loro portano le mogli e le fidanzate, io porto il mio compagno. Sono felice e sto bene con me stesso".

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