“Io a casa non parlo con mia moglie”: Wolverhampton ultimo, il portiere è fermato dai tifosi

È un momento difficilissimo per il Wolverhampton, ultimo in classifica della Premier League con soli due punti ottenuti nelle prime nove partite giocate, frutto di due miseri pareggi. La stagione è ancora lunghissima, ma raddrizzarla per evitare la retrocessione non appare cosa facile, visto il fosso in cui sono precipitati i ‘Lupi' allenati da Vitor Pereira. L'ultima sconfitta casalinga per 3-2 contro il Burnley, arrivata al 95′, è stata la goccia che ha fatto traboccare la frustrazione dei tifosi, che domenica a fine partita hanno invocato sonoramente al Molineux l'esonero del tecnico. Poco dopo, all'uscita dallo stadio, il portiere Jose Sa, che peraltro da qualche settimana è stata retrocesso a panchinaro per fare spazio tra i pali a Sam Johnstone, è stato protagonista di un acceso ‘scambio di opinioni' con alcuni tifosi. Parlando loro in maniera accorata, è arrivato a dire – per far capire quanto ci tenga e come lo tocchino nel profondo gli attuali risultati della squadra – che a casa non parla con sua moglie a causa delle sconfitte.
Il confronto tra il portiere del Wolverhampton Jose Sa e i tifosi: "Quanto torno a casa non parlo con mia moglie"
Il 32enne Sa, che è alla quinta stagione col Wolverhampton (150 presenze spaccate dal 2021), stava lasciando lo stadio dopo la partita, quando è sceso dalla sua macchina per affrontare i tifosi, non volendosi sottrarre al confronto. Temendo che la situazione degenerasse, gli steward hanno cercato di intervenire, ma è stato lo stesso portiere portoghese a fermarli, dicendo che andava tutto bene e che la discussione era importante: "È OK, stiamo solo parlando. Hanno ragione".
Come spesso accade in queste ‘conversazioni' tra tifosi e calciatori in momenti di crisi, il punto del discorso era la mancanza di passione da parte della squadra. "Sì, forse, ma sto cercando di dargliela. E poi ora sono in panchina", ha risposto Sa, dando poi ulteriormente ragione ai sostenitori dei Wolves: "Sì, il modo in cui abbiamo subìto gol oggi è inaccettabile, al 100%". Alla domanda su chi fosse il responsabile delle difficoltà attuali, il calciatore è rimasto sul vago: "Non sono solo i giocatori".
Sa è poi passato alla mozione degli affetti, per cercare di convincere i suoi interlocutori circa la propria profonda sofferenza per il disastro del Wolverhampton: "Quando torno a casa, non parlo con mia moglie perché perdiamo, perché sono triste. Io ‘sento' il club, lo dimostro sempre in campo, sia che segniamo, sia che subiamo gol, io combatto contro tutto". Queste ultime parole hanno fatto breccia presso i tifosi, che lo hanno applaudito, mentre lui ammetteva: "Stiamo giocando di merda, sarò onesto con voi".
Il confronto si è dunque concluso pacificamente: Jose è risalito in macchina, incassando un altro applauso. Ma più che le parole, in casa Wolves serve adesso una netta inversione di rotta, a cominciare da mercoledì prossimo, quando ospiteranno il Chelsea al Molineux in Coppa di Lega.