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Inzaghi si gode l’Inter: “Sono arrivato in un gruppo già vincente, in estate nessuno ci credeva”

Simone Inzaghi torna vincitore anche dalla trasferta di Firenze: tre gol segnati al Franchi di rimonta, a dimostrazione che l’Inter c’è: “In estate nessuno lo credeva, ora facciamo parlare il campo. Segnali? No, nessuno perché siamo concentrati sul nostro lavoro e abbiamo ancora enormi margini di crescita”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tre gol a Firenze, dopo i sei rifilati al Bologna. Una nuova prova di carattere, forza e qualità di un'Inter che ha steccato solamente in trasferta contro la Sampdoria dove però aveva sprecato tantissimo. I numeri, il gioco, le situazioni parlano di una forza in campo che pone i campioni d'Italia nuovamente protagonisti assoluti. In attesa del Napoli, si sono ripresi la vetta della classifica a quota 13 punti dando l'ennesimo chiaro segnale a tutte le avversarie.

Simone Inzaghi lo sa, se ne è reso conto quando è arrivato ad Appiano e ne sta acquisendo la consapevolezza gara dopo gara: in quest'Inter, cambiata nella pelle l'anima è rimasta la stessa, vincente.

Sono arrivato in un gruppo che aveva già una mentalità vincente e adesso stiamo crescendo, stiamo conoscendoci e abbiamo enormi margini di crescita. Ci siamo trovati, anche nelle difficoltà. Oggi abbiamo sofferto, è una vittoria importantissima

Così, spiega il trionfo in recupero su una Fiorentina che per un'ora ha dettato calcio mettendo alle corde i campioni in carica. Una sofferenza che ha visto l'Inter barcollare in diverse occasioni, tenuta in piedi da un ottimo Handanovic e dalla scarsa precisione di Vlahovic e compagni. Poi, è arrivata la scossa che ha ribaltato l'inerzia: dall'1-0 all'1-3.

In estate pochi ci credevano, la società è stata esemplare nel portare giocatori che abbiamo scelto insieme. Abbiamo trovato calciatori funzionali, perdendo tre pedine importanti come Hakimi, Lukaku, Eriksen. Adesso facciamo parlare il campo. Non guardiamo gli altri, non facciamo pronostici, noi crediamo solamente nel nostro lavoro e adesso sotto con l'Atalanta

Una partita che è cambiata nella ripresa dopo un veloce faccia a faccia negli spogliatoi dove è cambiato l'approccio e si è tornati a fare ciò che si sa: giocare a calcio. "Sbagliavamo tecnicamente, ci siamo parlati, sono tornati in campo più decisi. I cambi? Ho seguito l'istinto, stavo cambiando sia Darmian che Dzeko, ho aspettato. Poi ho messo Perisic di punta ed è andato a fare anche gol…"

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