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Inzaghi: “La partenza di Lukaku inaspettata. L’Inter? Contano le motivazioni e noi le abbiamo

Contro il Genoa il debutto dei nerazzurri campioni d’Italia. Simone Inzaghi ha evidenziato la situazione attuale della squadra: “Vedo cose positive, la differenza le fanno le motivazioni e ne vedo”. Poi sugli addii pesanti: “Lukaku è stato inaspettato, ho capito quanto fosse importante per il gruppo”. Infine, la gara: “Avrò solo Pinamonti e Satriano al top ma Sensi e Cahla possono alzarsi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Simone Inzaghi vara la stagione 2.0 nerazzurra, quella con lo scudetto sulle maglie conquistato dal predecessore Antonio Conte. Una sfida che si appresta ad affrontare con una struttura generale consolidata dalle due stagioni passate ma che riporta con se tre grandissime assenze che potrebbero fare la differenza: Eriksen, Hakimi e Lukaku. Se per il primo la motivazione arriva da cause di forza maggiore gli altri due giocatori hanno lasciato la nave durante l'estate. Oggi, la rosa è cambiata ma la struttura di base resta e su questa il neo tecnico prova a costruire qualcosa di importante e duraturo.

Il pensiero al mercato in uscita e alle cessioni sorprendenti è stato al centro della conferenza della vigilia del debutto contro il Genoa sabato 21 agosto. Hakimi, ma soprattutto Lukaku perché se per il primo l'addio era stato in un certo senso preventivato, per il secondo tutto si è consumato in modo improvviso: "Non ce l'aspettavamo ma è accaduto. Con molta onestà e rispetto il giocatore è venuto anche da me mi ha spiegato cosa rappresentasse il Chelsea e perché aveva preso la sua decisione. Abbiamo accettato la situazione".

In poche sessioni di allenamento ho potuto apprezzare Lukaku e ho compreso subito perché è stato un giocatore fondamentale per la crescita e il successo dell'Inter in questi due ultimi anni.

L'Inter ha il tricolore sul petto e Inzaghi un'eredità pesantissima sulle spalle. Partire bene sarà fondamentale per centrare obiettivi importanti e non deludere le attese malgrado un mercato complicato e una situazione economica non idilliaca: "Gli obiettivi restano sempre ambiziosi, ma non sono abituato a fare proclami. La differenza verrà fatta dalle motivazioni e sono fiducioso perché i giocatori in queste settimane mi hanno già confermato di averle".

Con la società c'è un grandissimo rapporto e un confronto quotidiano con Marotta e Ausilio. Io mi fido di loro loro di me. Sappiamo che manca qualcosa e arriverà un altro attraccante, ma sono contento di quel che abbiamo fatto fin qui avendo ben presenti i problemi che tutti sapete

Poi parlerà come sempre il campo dove scenderanno a giocare i giocatori presenti in rosa, sia quelli di rientro, sia i nuovi che chi c'era già. Per continuare a fare la differenza: "Difficile stabilire una classifica ad oggi, noi siamo pronti a dare il nostro meglio. Tutti puntano al primo posto, io mi devo basare su ciò che vedo e ciò che vedo mi soddisfa".

Con Dzeko ho già parlato molto da diverso tempo, è stata una mia esplicita richiesta alla società. Poi ho giovani interessanti come Pinamonti e Satriano ancora in rosa. In avanti manca ancora qualcosa ma sia Sensi che Cahlanoglu possono alzarsi a ridosso della prima punta.

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