Inter, quando arriva Eriksen: atteso per visite mediche e firma

È solo questione di tempo ma è tutto fatto. Anche il biglietto di sola andata per l'Italia è stato prenotato assieme al volo che porterà Christian Eriksen a Milano. Un ulteriore segnale è la conferma dell'arrivo imminente del neo-acquisto dell'Inter: José Mourinho ha scelto di non convocare né portare con sé in panchina il calciatore in occasione della partita di FA Cup contro il Southampton. L'ultima volta che ha indossato la casacca degli Spurs è stato contro il Norwich e lo ha fatto per una mezz'ora. È l'indizio – semmai ce ne fosse stato ancora bisogno – che il centrocampista ha ormai chiuso la propria esperienza a Londra: svuotato l'armadietto e preparati i bagagli, non gli resta che salire a bordo dell'aereo che nelle prossime ore lo condurrà verso la nuova destinazione, una nuova avventura della carriera. In quella Serie A dove potrà confrontarsi con campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic.
Lunedì le visite mediche
Quando sbarcherà? A breve. Entro questo week-end, al massimo lunedì. E lo farà per sottoporsi al rito delle visite mediche prima della firma in calce al contratto. Eriksen di legherà al club nerazzurro fino al 2024 e guadagnerà uno stipendio di 10 milioni netti a stagione (compresi una serie di bonus che sono facilmente raggiungibili). Non è un salasso per le casse della società, che potrà beneficiare delle agevolazioni del "decreto crescita" a bilancio, ma un investimento importante per aiutare la squadra a crescere di livello tecnico e respiro internazionale.
L'accordo definito negli ultimi giorni
Gli ultimi giorni sono stati decisivi per la definizione di una trattativa iniziata circa due mesi fa. Poco alla volta ciò che sembrava una semplice ipotesi ha preso piede, s'è concretizzata fino a materializzarsi del tutto tra giovedì e venerdì scorso quando è stata sancita l'intesa con il Tottenham per l'ingaggio del centrocampista danese. In base alla formula concordata, l’Inter pagherà una somma complessiva di 20 milioni, così suddivisa: 15 milioni di euro più 5 di bonus. È la cifra richiesta dagli Spurs che, al netto del contratto in scadenza a giugno, avevano sempre spinto per ottenere una cifra del genere come indennizzo.