Inter, il messaggio d’amore di Lukaku: “Ho sempre sognato di indossare questa maglia”

Reduce da due vittorie e un gol con il Belgio, Romelu Lukaku è pronto a caricarsi nuovamente sulle spalle l'attacco dell'Inter. In una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport', il gigante belga ha raccontato questi primi mesi di esperienza nerazzurra: "È stato un buon inizio, ma voglio fare meglio e migliorare. L'obiettivo è aiutare la squadra, segnare e vincere. In Italia ci sono i migliori difensori e ogni difesa è preparata per qualsiasi situazione di gioco. Per questo il calcio italiano mi piace così tanto".
Il merito di Antonio Conte
L'impatto devastante dell'ex United nel nostro campionato è però merito anche di Antonio Conte: "È uno che vuole vincere sempre, trasmette grandi motivazioni e prepara le partite alla perfezione – ha spiegato Lukaku – Mai vista una cosa così in tutta la mia carriera: quando vado in campo con lui, sono pronto per qualsiasi situazione. Non ne esiste una che può coglierci di sorpresa. Conte è un leader e noi giocatori lo seguiamo pensando solo alla squadra. Lui e Mourinho sono i due allenatori migliori che ho avuto".

Adriano e il fenomeno
"Ho sempre avuto il desiderio di giocare nell’Inter – ha aggiunto il belga – Non appena ho saputo che il club nerazzurro mi voleva ho preso la mia decisione. Ero un grande tifoso di Adriano, a cui credo di assomigliare, e lo ero anche di Ronaldo. Mi ero ripromesso che se un giorno avessi avuto l’opportunità di giocare in Italia sarebbe stato solo per l’Inter. Quello che ho voluto finora si è sempre verificato. Ringrazio Dio di avermi aiutato in tutto. Icardi? Il paragone con lui non mi ha assolutamente creato problemi. Mauro con i suoi gol ha fatto grandi cose per l’Inter e quando sono arrivato qui è stato molto gentile. Gli auguro il meglio al Psg".

La lotta al razzismo
Dopo aver parlato degli obiettivi europei dell'Inter ("È fondamentale vincere e passare il turno. Sarebbe importante per il club e per noi giocatori raggiungere gli ottavi"), Romelu Lukaku è infine tornato sulla vicenda del razzismo: "Bisogna essere diretti, agire in modo duro, come succede in Inghilterra. E’ l’unico modo per espellere i razzisti dal sistema. Nella vita di tutti i giorni, quando sono per strada o nei negozi, non mi ero mai sentito così bene come adesso in Italia. Tra il campo e la vita di tutti giorni qui da voi c’è una grande differenza. Per questo bisogna essere duri con i razzisti, mettere telecamere negli stadi puntate sugli spalti per capire chi si comporta in un certo modo e non farli più entrare. E’ l’unico modo. Un razzista può influenzare centinaia di persone".