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Il trucco del Milan sul gol di Kalulu: cosa ci fa Maignan fuori dal campo a sbracciarsi

Che ci fa Maignan così lontano dai pali? Il portiere ha risalito il rettangolo verde fino alla linea di metà campo. Per avere la migliore visuale possibile e la prospettiva più opportuna, si sistema sulla linea laterale. Perché? C’è un motivo preciso.
A cura di Maurizio De Santis
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La strana posizione del portiere, Maignan, in occasione della punizione del Milan che ha portato al gol contro l'Empoli.
La strana posizione del portiere, Maignan, in occasione della punizione del Milan che ha portato al gol contro l'Empoli.

Che ci fa Mike Maignan lì? La posizione del portiere del Milan ha destato curiosità in un match, quello di campionato contro l'Empoli, che a San Siro scivola via secondo il copione previsto: rossoneri sempre in partita e in controllo che, alla prima occasione utile, fanno gol. In qualche modo, anche se direttamente non influenza lo sviluppo dell'azione su punizione, c'è anche la partecipazione dell'estremo difensore francese in quell'episodio da cui scaturisce il vantaggio siglato da Kalulu.

L'ex Lille ha lasciato la porta e l'area di rigore, ha risalito il rettangolo verde fino alla linea di metà campo. Per avere la migliore visuale possibile e la prospettiva più opportuna, Maignan si sistema sulla linea laterale. Lo fa per piazzarsi sulla traiettoria della palla che Giroud (è lui a incaricarsi della battuta) sta per calciare da posizione decentrata. Il portiere gesticola, urla qualcosa, fende l'aria con le braccia, attira l'attenzione dei compagni di squadra e dà loro indicazioni. Ma su cosa? Per avere un'idea chiara dello schema che i rossoneri si preparano a eseguire serve rivolgere l'occhio verso un altro punto dell'immagine, laddove si trova la mini-barriera formata dai rossoneri nei pressi del "muro" toscano.

Maignan si sbraccia e dà indicazioni ai compagni di squadra per sistemare la mini-barriera nell'area dell'Empoli.
Maignan si sbraccia e dà indicazioni ai compagni di squadra per sistemare la mini-barriera nell'area dell'Empoli.

Non è difficile capire quale sia l'escamotage adottato (oltretutto, una cosa del genere avvenne nella sfida contro la Juventus): provare a disturbare la visuale del portiere avversario, così da sorprenderlo sulla conclusione oppure creare spazio e presupposti – in caso di respinta – per affondare il tiro decisivo. Nel copione studiato e scritto dall'allenatore c'è anche la parte di Maignan che ha un valore particolare: è lì per aiutare i compagni di squadra a posizionarsi nella maniera più proficua per "infastidire" Vicario.

L'esito del calcio di punizione conferma il buon momento del ‘diavolo' e l'intuizione: il tiro di Giroud non è irresistibile e finisce sulla barriera dell'Empoli, la palla carambola poco al di fuori dell'area di rigore. Lì c'è Kalulu che è il più veloce di tutti e scaglia un tiro mancino, perfetto, velenoso che si spegna alla sinistra dell'estremo difensore dei toscani. Nemmeno accenna alla parata: non vede in tempo la conclusione e quando la sfera gli spunta davanti è troppo tardi. Gol e tre punti pesanti che rilanciano il Milan in vetta alla classifica e obbligano gli avversari a inseguire.

Nel dopo gara Stefano Pioli parlerà anche dell'episodio che ha visto protagonista l'estremo difensore. Lo farà tessendo le lodi del calciatore che ha saputo subito calarsi nella realtà rossonera con grande personalità. "Il suo  posizionamento? Così fanno le squadre che vogliono vincere le partite, la comunicazione è troppo importante, anche per mettere a posto i compagni – ammette il tecnico -. Mike cerca sempre di capire come ci muoviamo o come difendiamo, è dentro la partita".

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