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Il significato di “Muchachos”, la canzone simbolo dell’Argentina ai Mondiali in Qatar

Il canto dei tifosi dell’Argentina “Muchachos” è diventato la colonna sonora dei Mondiali di Qatar 2022: ecco il testo originale, la traduzione e tutti i riferimenti nella canzone degli argentini in cui si citano Maradona, Messi e la guerra delle Falkland.
A cura di Michele Mazzeo
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Ogni Mondiale di calcio storicamente ha la sua colonna sonora che di solito è l'inno ufficiale dell'evento, i Mondiali di Qatar 2022 però fanno eccezione. Ad accompagnare musicalmente la prima rassegna iridata disputata in inverno è stato soprattutto "Muchachos", ossia il canto dei tifosi dell'Argentina che in questo mese è risuonato continuamente tra le strade di Doha ed è arrivato anche nello spogliatoio della Selecion guidata da Scaloni.

Il coro è un adattamento della canzone "Muchachos, Esta Noche Me Emborracho" del gruppo argentino La Mosca Tse-Tse (noto in Italia alla fine dello scorso millennio per il brano "Para no verte mas" del 1999). E questo canto, già da tempo diventato un coro da stadio, si è trasformato nell'inno ufficioso della nazionale Argentina che in Qatar ha raggiunto la finale e spera adesso di riportare la Coppa del Mondo in patria a distanza di 36 anni dall'ultima volta. E non è un caso che questo canto sia ispirato ai due grandi Diez, quello attuale Leo Messi e quello di allora Diego Armando Maradona e abbia anche riferimenti alla guerra delle Falkland e alle finali perse dalla nazionale argentina tra quel 1986 e il 2022.

Il testo di Muchachos: l'inno dell'Argentina ai Mondiali di Qatar 2022

La versione in spagnolo:

"En Argentina nací, tierra de Diego y Lionel / de los pibes de Malvinas que jamás olvidaré / No te lo puedo explicar, porque no vas a entender / las finales que perdimos, cuántos años las lloré / Pero eso se terminó porque en el Maracaná / la final con los brazucas la volvió a ganar papá / Muchachos, ahora nos volvimos a ilusionar / quiero ganar la tercera, quiero ser campeón mundial/ Y al Diego en el cielo lo podemos ver / con Don Diego y con la Tota, alentándolo a Lionel".

La traduzione in italiano:

"Sono nato in Argentina, terra di Diego e Lionel / dei ragazzi delle Malvinas che non dimenticherò mai / non te lo so spiegare perché non capirai / le finali che abbiamo perso, quanti anni ho pianto per loro / Ma è finita perché nel Maracaná / la finale con le brazucas è stata vinta ancora da papà / Ragazzi, ora siamo di nuovo emozionati / Voglio vincere il terzo, voglio essere campione del mondo / E possiamo vedere Diego in cielo / con Don Diego e La Tota incoraggiando a Lionel".

Da Maradona e Messi alla guerra delle Falkland: il significato e i riferimenti di "Muchachos"

Analizzando il testo del canto dei tifosi argentini infatti è facile intuire quanto sia pregno di riferimenti storici calcistici e non solo. "In Argentina sono nato, terra di Diego e Lionel. Dei ragazzi di Malvinas che mai dimenticherò", recita difatti il primo verso nel quale il riferimento da un lato è ai due grandi idoli calcistici del Paese Maradona e Messi, dall'altro ai soldati argentini morti nella guerra contro la Gran Bretagna dei primi anni ottanta per le isole Malvinas (il nome con cui le Falkland sono chiamate in terra sudamericana).

Poi si passa alla disperazione per le tantissime finali perse e quella maledizione che ha accompagnato l'Argentina calcistica a non vincere più un titolo internazionale dal 1993 in poi fino al riscatto avvenuto nella Copa America del 2021 contro i rivali del Brasile nel loro stadio simbolo, il Maracanà. Tra le due rassegne continentali vinte una sequela infinita di finali perse (e lacrime versate dai tifosi dell'Albiceleste): nella Copa America del 2004 e in quella del 2007 in cui entrambe le volte hanno dovuto arrendersi agli odiati verdeoro, ai Mondiali del 2014 contro la Germania o ancora le due finali perse contro il Cile in Copa America nel 2015 e 2016.

La maledizione si è però spezzata nel 2021 e adesso i supporters argentini si aspettano che ciò avvenga anche nella competizione calcistica più prestigiosa. Ed è per questo che la canzone prosegue con un esaustivo "Ragazzi, adesso ci siamo illusi di nuovo, voglio vincere la Terza, voglio essere campione del mondo. E a Diego dal cielo lo possiamo vedere, con Don Diego e con la Tota che spingono Lionel" con il ricordo di Maradona e dei suoi genitori che tutti insieme tifano dall'alto per Leo Messi affinché porti l'Argentina alla vittoria di quello che sarebbe il suo terzo titolo Mondiale.

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