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Il pianto liberatorio di Suarez, in lacrime in campo: “Il Barcellona mi ha scaricato e ho vinto”

Luis Suarez è stato il grande protagonista della partita che ha consacrato l’Atletico Madrid campione di Spagna, all’ultima giornata sul Real Madrid. “E’ stato un anno difficilissimo, non ho mai sofferto così tanto, io e la mia famiglia. A Barcellona non credevano più in me, l’Atletico mi ha ridato fiducia, sarò sempre grato a questo club”
A cura di Alessio Pediglieri
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Luis Suarez un anno più tardi, festeggia la sua nuova avventura all'Atletico Madrid nel modo migliore, vincendo la Liga spagnola, segnando il gol (21° totale) che vale il titolo, cancellando con l'ennesimo colpo da campione un finale (a Barcellona) che aveva lasciato una lunga onda di polemiche e recriminazioni. Fino all'attuale vittoria con i Colchoneros, la sua nuova realtà calcistica che gli "ha aperto le porte" come lo stesso attaccante uruguaiano ha detto nell'immediato dopo partita che ha consacrato l'Atletico campione per l'11° titolo della sua storia.

Il merito va condiviso con la squadra. Ho sempre pensato a giocare con e per i compagni. Ovviamente il mio ruolo è quello di giocare da attaccante e di segnare gol. Credo che il titolo sia meritato. Siamo stati i migliori

La storia di Luis Suarez è stata non diversa da quella del club di Madrid che ha strappato l'ultimo grido di gioia all'ultima partita dopo un testa a testa entusiasmante con il Real con cui si è giocato il primo posto punto su punto. Fino al 67′ dell'ultima partita quando ci ha pensato Suarez a mettere il punto esclamativo contro il Valladolid per l'ultimo, decisivo, successo. Che è valso un pianto liberatorio e parole dense di commozione per i colori che ora veste, per un club che ha subito creduto in lui anche se la Juventus, in quella torbida estate tra esami e promesse, aveva fatto di tutto per approfittare dell'occasione di vedere uno dei migliori e più forti attaccanti, in cerca di squadra

Il Barcellona non riconosceva più il mio valore, mi ha sminuito. L'Atletico Madrid mi ha aperto le sue porte per darmi una nuova opportunità. Sarò sempre grato a questo club per essersi fidato di me. E' stato un anno difficile, molte persone hanno sofferto con me. Mia moglie, i miei figli, ogni giorno. Sono stato tanti anni nel calcio ed è l’anno in cui hanno sofferto di più di tutti. L’Atlético ha fatto un ottimo anno, nonostante le difficoltà che abbiamo avuto nei momenti della La Liga. Siamo stati i più continui e siamo campioni. Messi? Sarà contento per me, è un amico

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