Il personal trainer di Antonio Conte al Napoli si sfoga: “Imparate a vivere, caproni e ignoranti”

Tiberio Ancora è il personale trainer che Antonio Conte ha voluto con sé nell'avventura al Napoli. In un messaggio condiviso sui social, s'è abbandonato a uno sfogo e a una riflessione amari per qualcosa che lo ha toccato nel profondo. Parole, giudizi, illazioni che "pseudo personaggi" (li definisce così) avrebbero disseminato avvelenando i pozzi con il solo scopo di sminuire il lavoro fatto finora e creare "un ambiente difficile e ostile". Ce l'ha con coloro che "caproni e ignoranti" non riescono a uscire dalla loro nicchia di mediocrità. Perché avrebbero agito così? Per "cattiveria e invidia".
Si limita a questo, senza fare nomi. Ma il concetto espresso da Ancora alligna nel solco di quanto espresso dallo stesso allenatore nei giorni scorsi (e anche in altre occasioni di recente) in riferimento a critiche eccessive nei confronti di una squadra che si è spinta oltre ogni più rosea previsione nonostante tante difficoltà, imprevisti e una rosa ridotta all'osso per gli infortuni.
"Siamo giunti al termine di questa stagione calcistica e venerdì ci auguriamo di chiudere in bellezza questo splendido campionato con il Napoli Calcio – si legge nell'incipit del testo pubblicato su Instagram -. Ma una riflessione mi porta a valutare e analizzare di quanta invidia e cattiveria si sia manifestata per sminuire il lavoro di società, staff, squadra cercando di creare un ambiente di lavoro difficile e ostile, ma ciò nonostante siamo andati avanti con determinazione, forza e coraggio".
A cosa si riferisce in particolare? Qualcuno ha forse messo in discussione anche la sua professionalità? Qualcuno gli addossa forse parte della responsabilità degli acciacchi e delle energie a riserva a questo punto della stagione? Ad Ancora Conte ha affidato anche la cura dettagliata dell'alimentazione, con una dieta cucita su misura delle esigenze dei calciatori: cosa mangiare ha rappresentato (e rappresenta) una parte della preparazione e del lavoro della squadra che venerdì sera contro il Cagliari si gioca l'ultima opportunità per vincere il quarto scudetto della sua storia (il secondo nel giro di 3 anni).
Orgoglio, ce n'è tanto. Le motivazioni non sono mai mancate così come l'impegno nello staff. Ma Ancora qualche sassolino dalla scarpa lo toglie, è il momento per farlo. Meglio adesso. "Vorrei ricordare a tutti questi ‘pseudo-personaggi' che il successo e il talento di altri non devono essere oggetto di critica e invidia, ma di ammirazione e rispetto. Imparate a vivere, caproni e ignoranti, se volete migliorare e non rimanere dei mediocri per il resto della vostra vita".