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Il papà di Simone Inzaghi racconta la videochiamata: “Camicia aperta, tutto fradicio, senza voce”

Il padre di Inzaghi ha seguito la partita rigorosamente da casa ma al fischio finale ha ricevuto una telefonata dal figlio: “Ci siamo sentiti in videochiamata dallo spogliatoio dopo sette minuti”
A cura di Ada Cotugno
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Negli ultimi minuti della semifinale contro il Barcellona abbiamo visto un Simone Inzaghi inedito, "Demone" di nome e di fatto: è rimasto imperterrito sotto la pioggia travolgente di Milano per dare indicazioni alla squadra che era appesa al filo dei supplementari, a un passo dalla seconda finale di Champions League in tre anni sotto la sua gestione. E alla fine della lunghissima partita era in condizioni mai viste prima, frastornato dalla forza della sua Inter e completamente stravolto, diverso dall'allenatore composto che in genere compare davanti alle telecamere.

Ma a darci uno spaccato della festa che si è scatenata negli spogliatoio è stato suo padre, Giancarlo Inzaghi, uno dei primi ad averlo sentito dopo la vittoria. A Repubblica ha raccontato le condizioni in cui era il figlio alla fine di una partita epica, che resterà per sempre nella storia della Champions League: anche lui si è scatenato come i giocatori e ovviamente ha perso la voce, un classico al quale siamo abituati anche nelle interviste concesse dopo partite piuttosto delicate.

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Inzaghi scatenato, il racconto del padre dopo la partita

Lo avevamo già visto in campo, con il completo zuppo d'acqua e la solita frenesia che lo porta spesso a valicare i confini dell'area tecnica. Ma c'è un Inzaghi inedito che può raccontare soltanto uno dei suoi affetti più cari. Il padre Giancarlo gli ha telefonato immediatamente, ritrovandolo travolto dalla festa: "Ci siamo sentiti in videochiamata dallo spogliatoio dopo sette minuti, Simone con la camicia aperta, tutto fradicio e senza voce, poi dalla macchina tornando a casa".

L'adrenalina per la finale raggiunta dall'Inter era alle stelle e ha travolto tutta la sua famiglia e chiaramente è continuata anche il giorno successivo. Troppa la gioia da smaltire e l'allenatore ha deciso di condividerla con tutta la sua famiglia godendosi ogni momento: "Ci siamo sentiti anche la mattina alle 9, con i due bimbi nel lettone perché non sono mica andati a scuola". Ci sono poi i messaggi d'affetto anche dalle persone lontane e Inzaghi ieri ha avuto un bel da fare rispondendo a tutti i messaggi che gli sono arrivati: "Simone alle 9 aveva già 411 messaggi da leggere sul telefonino!".

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