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Il Napoli rovina tutto, pareggia 1-1 in casa col Verona: è fuori dalla Champions

Il Napoli non va oltre il pareggio in casa (1-1) contro il Verona e spreca la grande opportunità di conquistare un posto in Champions. La squadra di Gattuso, dopo aver giocato un brutto primo tempo, passa in vantaggio con Rrahmani nella ripresa ma subisce un gol incredibile pochi minuti dopo. Giocherà in Europa League.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli rovina tutto in casa contro il Verona: non va oltre il pareggio per 1-1 e manca la qualificazione in Champions League. Non la merita, considerato quanto accaduto. Era padrone del proprio destino e l'ha gettato alle ortiche. La squadra di Gattuso, dopo aver giocato un brutto primo tempo, passa in vantaggio con Rrahmani nella ripresa ma subisce un gol incredibile pochi minuti dopo. Lo segna Faraoni che scappa a Hysaj (sorpreso dal lancio lungo) e trafigge Meret. Una rete che è una sentenza inesorabile. È il colpo del ko dal quale la squadra non riesce a rialzarsi. Azzurri in Europa League mentre assieme all'Inter sono Milan (2°), Atalanta (3°) e Juventus (4°) a prenotare un posto nella prossima fase a gironi della Coppa dalle ‘grandi orecchie'.

Nervoso. Contratto. Si accende a sprazzi e subisce la leggerezza del Verona che, rispetto al Napoli, in campo "sta senza pensieri". Quelli nella testa degli azzurri – complici anche le notizie che arrivano da Bologna (Juventus dilagante già nel primo tempo) e da Bergamo (Milan avanti su rigore) – sono tali da irretire la squadra di Gattuso almeno per tutta la prima frazione. C'è un dato che spiega bene quali sono state le difficoltà incontrate dai padroni di casa, che hanno l'obbligo di vincere per andare in Champions: per la prima volta in questo campionato hanno chiuso i 45 minuti iniziali senza effettuare nemmeno un tiro nello specchio della porta. Appena un paio le conclusioni degne di note: un calcio a giro di Insigne finito fuori di poco e un tiraccio di Lozano (alto), che prende addirittura un cartellino giallo abbastanza ingenuo.

Dov'è il Napoli? A inizio ripresa rischia il patatrac: con 3 passaggi il Verona affonda il colpo con Dimarco, Meret si supera e devia quanto basta il diagonale. La squadra di Gattuso non si scuote, continua a subire se stessa più che l'avversario. Alla formazione di Juric, che all'andata inflisse una pesante sconfitta ai partenopei e provocò il quasi esonero di ‘ringhio', riesce tutto. Non ha assilli di classifica e, nonostante si carichi di ammonizioni, rispetta gli annunci della vigilia: "Non faremo sconti". Juric, che va via a fine campionato, mantiene la promessa: vuol congedarsi nel migliore dei modi e con onore.

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E così, anche al Maradona dopo la lezione impartita al Bentegodi, l'Hellas imbriglia il Napoli, con l'attenuante del nervosismo che spiega solo in parte la brutta prestazione. Serve qualcosa per spezzare quel che sembra una maledizione, scrollarsi dalle spalle paura e ansia, la preoccupazione di rovinare tutto sul più bello. Lo fa Rrahmani e la sua rete dell'ex è un lampo nel buio che squarcia la serata opaca del San Paolo: dagli sviluppi di un calcio angolo battuto dalla destra, la palla resta in area, il difensore la scaraventa in porta. È una rete pesante, che sembra valere il tesoretto della Champions.

Sembra… perché passano pochi minuti e il Napoli subisce un gol incredibile: un lancio dalla metà campo dell'Hellas sorprende Hysaj che perde Faraoni. Gli scappa alle spalle, si fionda in area, calcia in diagonale e batte Meret. Che botta. Gattuso cambia e lancia nella mischia Politano (al posto di Lozano), Petagna (per Bakayoko) e Mertens (per Zielinski) per l'ultimo assalto. È la mossa della disperazione e del grande rimpianto.

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