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Il messaggio di Suarez con il gesto del telefono dopo il gol al Barça: “Il mio numero è lo stesso”

Luis Suarez si preso la rivincita su Koeman e Bartomeu con la rete del 2-0 in Atletico Madrid-Barcellona. L’attaccante uruguagio dopo aver battuto ter Stegen ha prima chiesto scusa ai suoi ex tifosi e poi ha mimato il gesto del telefono: “Le persone devono sapere che ho ancora lo stesso numero di telefono, se vogliono usarlo”. A chi era diretto il messaggio del Pistolero?
A cura di Vito Lamorte
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Quello tra Luis Suarez e il Barcellona è stato un rapporto lungo e fatto di grandi vittorie ma interrotto per volontà di due persone: Josep Bartomeu e Ronald Koeman. L'attaccante uruguaiano si accasato alla fine dell'estate del 2020, dopo lo scandalo dell'esame d'italiano all'università di Perugia, all'Atletico Madrid e con i colchoneros ha conquistato subito la Liga. Sabato scorso, però, il Pistolero ha consumato la sua personale vendetta firmando il gol del 2-0 nell'anticipo del Wanda Metropolitano contro la squadra catalana e non è passato inosservato il gesto del telefono che ha fatto mentre tornava al centro del campo dopo aver insaccato il pallone alle spalle di ter Stegen.

Il numero 9 nel post-partita ha parlato della sua esultanza, quasi di scuse nei confronti dei tifosi del Barça con le mani giunte, e ha affermato: "Sapevo già come festeggiare (con il gesto di scuse ndr) – ha spiegato a fine partita Suarez. Lo avrei fatto per l'affetto, il rispetto e la carriera che ho avuto al Barça. E per il momento che stanno passando i compagni. È un momento difficile per loro, per questo lo rispetto". In merito al gesto della cornetta telefonica ha provato a evitare polemiche che riguardassero l'allenatore del Barcellona: "Le persone devono sapere che ho ancora lo stesso numero di telefono, se vogliono usarlo. Non è affatto per Koeman, ma se vuole prendersela, pazienza. Sono stato molto contento anche di sentire il Metropolitano cantare il mio nome, mi spiace che le persone non hanno festeggiato il titolo. Adesso non resta che farci i complimenti, perché abbiamo giocato una partita perfetta".

È inevitabile, però, pensare alle sue parole di qualche mese fa, quando aveva raccontato così il suo addio al Barcellona: "Koeman mi chiamò e mi disse che non contava su di me. Io ho accettato la decisione dicendogli che avevo un contratto e che sarebbe stato il club a risolvere la situazione".

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Luis Suárez ha iniziato la stagione a modo suo, con 5 gol e 1 assist in 10 partite tra Liga e Champions League, ma l'ultima rete è significativa per due motivi: la prima perché l'attaccante uruguagio ha segnato contro la sua ex squadra e poi perché con questo gol ha battuto i portieri che ha affrontato in campionato. A questo elenco mancava solo il Barça, che gli era sfuggito la scorsa stagione, ma è arrivato lo scorso weekend: sono già 31 vittime su 31 avversari. Né Cristiano Ronaldo né Messi c'erano riusciti finché hanno giocato in Liga.

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