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Il Liverpool è infallibile dal dischetto, Klopp svela il segreto: la nuova arma sui calci piazzati

Il Liverpool ha segnato undici rigori nella finale di Carabao Cup: Klopp ha svelato un nuovo metodo di lavoro della sua squadra per essere più efficace sui calci piazzati.
A cura di Vito Lamorte
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Il Liverpool ha vinto ai calci di rigore la Carabao Cup contro il Chelsea con un risultato incredibile: undici a dieci. I Reds sono stati perfetti dagli undici metri e hanno segnato tutti i loro tiri dal dischetto: l'errore decisivo di Kepa Arrizabalaga ha permesso alla squadra di Jurgen Klopp di portarsi a casa il trofeo ma oltre alla vicenda del portiere spagnolo dei Blues, entrato appositamente per la lotteria finale al 118′, ha destato una certa curiosità la grande prestazione della squadra di Anfield dagli undici metri.

Il manager tedesco ha svelato che dietro questa performance di alto livello della sua squadra c'è un lavoro fatto con Neuro11, una società che unisce scienza dello sport, neuroscienze e psicologia per ottenere le migliori prestazioni possibili dai giocatori in varie situazioni. Tra queste ci sono anche i calci di rigore, che sono stati oggetto di studio nella settimana precedente alla finale.

Ai canali ufficiali del club Klopp ha spiegato: "Lavoriamo con Neuro11, non so se sai di cosa si tratta, ma nel pre-season avresti dovuto vederli nei nostri allenamenti. Con i ragazzi di Neuro11 alleniamo i calci piazzati. Nelle ultime settimane ogni giocatore ha effettuato un esercizio psicologico specifico per i rigori. Lo stesso è stato fatto anche per calci d'angolo e punizioni, ma soprattutto sui penalty".

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Visto l'andamento della partita, i cambi e il numero dei rigori da battere, tutto è stato organizzato in base a indicazioni precise ma alla fine hanno dovuto battere tutti i calciatori che erano in campo al 120′: "Ci hanno dato una lista di tiratori. Loro (i responsabili di Neuro11) erano allo stadio, non riesco a immaginare il loro battito cardiaco. Abbiamo avuto i primi cinque giocatori e poi il sesto, il settimo e l'ottavo. Da quel momento in poi alcuni dei giocatori in lista non erano più in campo e non potevano andare in lista. È stato davvero emozionante. Complimenti ai ragazzi e a Neuro11".

Si tratta di un'azienda è stata fondata da due medici specializzati in neuroscienze e un ex allenatore: tutti hanno messo le loro conoscenze al servizio del Liverpool dando vita una nuova ‘arma' per affrontare tutte le situazioni di gioco. Tutti i dettagli ormai sono sotto la lente degli staff e ogni piccolo momento viene analizzato per poter cercare la migliore prestazione possibile da parte degli atleti. Nulla è lasciato al caso, gli avversari sono avvisati.

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