Il lato oscuro della finale dei Mondiali U20: Uruguay-Italia giocata su un campo di patate

Com'è possibile che la Fifa permetta che si giochi su un campo del genere? Il tam tam social è solo una parte del coro di critiche che entrano nel corredo accessorio della finale del Mondiale Under 20 tra Uruguay e Italia. Si vede a occhio nudo che le condizioni del terreno di gioco sono complicate, insidiose: è spelacchiato – soprattutto nella zona centrale -, le zolle sono irregolari e anche quando la palla scivola (si fa per dire…) rasoterra ha un rimbalzo irregolare. Così è difficile facile gioco per una squadra tecnica. Così aumenta la possibilità di farsi del male. Così proprio non va.
"Un campo di patate", così viene definito nel collegamento su Rai 2 (durante il rientro in studio in occasione dell'intervallo) quel prato che avrebbe meritato una cura diversa. E sul web la media dei commenti, che siano quelli dall'Italia o dall'estero, mantiene quell'opinione: c'è chi si spinge oltre e, a prescindere da termini come "vergogna" e "scandalo", usa l'ironia per caratterizzare quel manto erboso come "terreno da pascolo".

Teatro della sfida tra Uruguay e Italia è lo stadio Maradona di La Plata. Il fondo è messo molto male per un motivo essenziale: il numero di partite giocate in quell'impianto (una ventina) in poco tempo (meno di un mese) ha messo a dura prova la resistenza del tappeto di zolle giunto esausto al match clou del torneo. Ma questa non può essere un'attenuante.
Salta la telecronaca Rai per una decina di minuti
Nel lato oscuro della finale dei Mondiali Under 20 c'è anche il problema tecnico che s'è registrato nel corso della diretta. Durante la trasmissione del match su Rai 2 salta per una decina di minuti la telecronaca, la voce narrante sparisce, c'è silenzio assoluto rotto solo dagli effetti sonori che arrivano dallo stadio.

Un vuoto tra il 70° e l'80°, che viene colmato in uno dei momenti topici della sfida: la revisione al Var del cartellino rosso comminato all'azzurro Prati, che il direttore di gara tramuta in giallo dopo aver rivisto l'intervento sul monitor. Pochi minuti più tardi arriva la rete beffa che taglia le gambe all'Italia: su calcio d'angolo la Celeste segna il gol che le consegna il trofeo iridiato.