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Il gol vittoria di Chicago è qualcosa di mai visto: lancio disperato, prende palla il vento e segna

Il Chicago Fire ha vinto 4-3 contro Montreal nel più incredibile dei modi: lancio della disperazione al 99′ dalla propria metà campo, la palla era indirizzata verso la linea laterale e non sarebbe neanche arrivata al limite dell’area di rigore, poi è intervenuto il vento. La sfera ha assunto vita propria, raddrizzandosi e allungandosi, fino a beffare il portiere.
A cura di Paolo Fiorenza
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Un gol davvero mai visto prima ha chiuso in maniera drammatica il match di Major League Soccer tra Chicago Fire e CF Montreal: al decimo minuto di recupero, sul punteggio di 3-3, un lancio della disperazione della squadra di casa dalla propria metà campo, alla ricerca di qualche compagno che in mischia facesse il miracolo, ha assunto magicamente vita propria dopo che il vento ha preso in consegna il pallone e lo ha indirizzato direttamente verso la porta del Montreal. La parabola della sfera – che pareva diretta addirittura verso la linea laterale del campo, non arrivando neanche al limite dell'area di rigore – è diventata sempre più incredibile, allungandosi e raddrizzandosi fino a infilarsi alle spalle del portiere.

Partita tiratissima al Soldier Field di Chicago, dove la (ex) capolista della Eastern Conference è stata battuta solo all'ultimo respiro dalla squadra in cui gioca l'ex interista Shakiri, che adesso si è portata a quattro punti dopo le prime quattro gare di campionato, a tre lunghezze di distanza dai canadesi. La partita è stata un'altalena di emozioni. Doppio vantaggio del Montreal con Matias Coccaro ad inizio primo tempo, poi il gol dell'1-2 per Chicago appena prima dell'intervallo. Al 70′ gli ospiti sembravano aver chiuso la pratica con la rete del 3-1, ma nel finale è successo davvero di tutto.

All'84' Gutierrez su rigore ha messo a segno il 2-3 per Chicago, che poi si è lanciato all'attacco a testa bassa alla ricerca del pareggio, acciuffato al quinto minuto di recupero con Cuypers. Finita? Neanche per sogno. I padroni di casa, spinti dal pubblico, si sono subito rituffati in avanti sperando a quel punto nella vittoria, che è arrivata al 99′ con il clamoroso aiuto del vento. Il centrocampista della nazionale statunitense Kellyn Acosta, appena arrivato nell'ultimo mercato, ha ricevuto palla dal proprio portiere e dalla sua metà campo ha fatto partire il più classico dei ‘passaggi dell'Ave Maria', come si chiamano nel football americano i lanci del quarterback sull'ultima azione, alla ricerca disperata della mano di un proprio ricevitore in End Zone.

In questo caso la mano l'ha data il vento, avvalorando il soprannome con cui è conosciuta Chicago: ‘windy city', ovvero ‘città del vento'. In passato si è visto qualche gol in cui la traiettoria del pallone era stata modificata da un'improvvisa folata, ma mai una roba del genere. La sfera è sembrata decollare quasi che una mano l'avesse presa in custodia per depositarla direttamente in fondo alla rete avversaria, senza che il malcapitato Jonathan Sirois, portiere di Montreal, si rendesse conto del disastro che si stava materializzando nello spazio aereo sopra di lui. Inchiodato all'altezza del dischetto del rigore, l'estremo difensore canadese ha provato ad allungarsi per deviare il pallone, ma era ormai troppo tardi. La sua incredulità era la stessa di Acosta e tutta Chicago, che hanno festeggiato la più incredibile delle vittorie.

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