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Il dramma di Furino: “Ho portato a casa il Covid e mia moglie Irene è morta”

Beppe Furino, ex capitano della Juventus, racconta la tragedia familiare. Sua moglie Irene Vercellini, contagiata dal Covid, è morta. Il dolore dell’ex calciatore è forte quanto il senso di colpa che lo tormenta. A spiegarlo è lui stesso: “Purtroppo credo di avere fatto da untore, portando a casa il virus. Non dimenticherò mai questo dolore tremendo”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Ho portato a casa il Covid e mia moglie Irene è morta". Beppe Furino è distrutto dal dolore, tormentato da un senso di colpa profondo. Irene Vercellini, 74 anni, la donna che gli è rimasto accanto una vita intera è deceduta all'ospedale di Chieri (Torino) poco più di una settimana fa, dopo essere stata contagiata dal coronavirus. E il sospetto che l'untore che le ha attaccato addosso l'infezione sia stato proprio lui spiega bene quale sia il dramma che sta vivendo l'ex calciatore della Juventus. Lo confessa anche se non ha colpa e perdonarsi sarà la cosa più difficile. È distrutto dal dolore. Come è potuto succedere? È la domanda che ronza in testa, gli rimbomba fin dentro l'anima e non gli dà pace. È come vivere un incubo a occhi aperti, con tutte le sensazioni angoscianti che ti tolgono il fiato.

Furino racconta il dramma familiare del Covid

Furino ha trovato la forza per raccontare la propria storia al Corriere di Torino. Lo ha fatto parlando degli aspetti più tragici del momento che sta vivendo. S'è concesso qualche giorno per tornare in sé e provare, in un modo o nell'altro, ad andare avanti. Anche adesso che la vita sembra non avere più senso. Anche adesso che gli ha mostrato il suo volto più spietato. "Purtroppo credo di avere fatto da untore – lo ripete e prova una stretta al cuore -. Mi sento confuso, frastornato. È successo tutto così in fretta". La diffusione del contagio in famiglia è stata devastante. "Ci ha presi tutti", dice ancora l'ex bianconero scandendo ogni particolare, ogni ricordo della vicenda che lo ha segnato profondamente. Per sempre.

Il senso di colpa per la morte della moglie Irene

La situazione s'è aggravata poco alla volta. Dopo i primi segnali, i primi sintomi, le condizioni della donna sono andate peggiorando. Il racconto di Furino mette i brividi: sembra di averlo davanti agli occhi, di vedere e sentire la sua disperazione. "Mentre noi riuscivamo a guarire dal Covid – ha aggiunto – lei ha iniziato ad avere problemi preoccupanti di saturazione". All'ansia per lo stato di salute della moglie, s'è aggiunta anche la rigidità di un protocollo medico-sanitario necessario quanto durissimo da sopportare. "Da quando è stata ricoverata non l’ho più vista. Non dimenticherò mai questo dolore tremendo". Amava la politica quasi quanto la Juve: è una delle ultime immagini che Furino restituisce della signora Irene, ex consigliere comunale a Monacalieri (in provincia di Torino), assicuratrice di professione. "In piena pandemia ci siamo riuniti tutti a casa mia. Ma lì adesso c'è solo un vuoto enorme".

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