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Ibrahimovic e 300 calciatori pronti alla battaglia legale su FIFA 21 con EA Sports

Non solo Zlatan Ibrahimovic. Contro la EA Sports, la Fifa e FifPro sono pronti a fare causa altri 300 giocatori professionisti. A confermarlo, lo storico agente dello svedese Mino Raiola: “Porteremo tutti in tribunale se necessario. Zlatan non è una marionetta, non gli puoi dire cosa deve o non deve fare”
A cura di Alessio Pediglieri
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La nuova sfida di Zlatan Ibrahimovic si chiama FIFA 21 e il gigante svedese la farà assieme ad altri 300 colleghi sparsi per tutto il mondo del calcio, uniti nella lotta per la difesa dei propri diritti di immagine. E l'attaccante ha già dichiarato di essere pronto a una super causa contro il gigante dell'intrattenimento digitale EA Sports reato di aver lucrato su diritti mai acquisiti e per i quali Ibrahimovic – così come molti altri giocatori – non si sono mai accordati.

A sottolineare la portata dell'evento è stato il manager di Ibrahimovic, Mino Raiola che al ‘Telegraph' ha spiegato come la situazione sia più grave e diffusa di quanto qualcuno possa pensare: "Non c'è solamente Zlatan a recriminare diritti mai ceduti ma ho conoscenza di almeno altri 300 giocatori pronti a fare lo stesso. Se ciò non cambierà subito porteremo chi di dovere in tribunale". Così ha sottolineato lo storico procuratore davanti al nuovo scandalo che ha coinvolto il suo assistito e altri suoi colleghi.

Il ‘chi di dovere" di Raiola è ben definito nelle stesse parole dell'agente: "Andremo fino alla fine, se necessario, contro FIFA e FIFPro e tutti coloro che vendono diritti che non hanno. Questa è una delle più grandi disgrazie che coinvolgono la Fifa che vorrebbe indebolire la figura dei giocatori per farli diventare schiavi. Ma non lo permetterò. Zlatan non è una marionetta, Zlatan non è qualcuno a cui puoi dire di fare qualcosa che non vuole fare".

Proprio Ibrahimovic nei giorni scorsi ha scoperchiato il pentolone delle polemiche, sottolineando come vi sia stato un abuso evidente dello sfruttamento dei suoi diritti di immagine: "Chi ha autorizzato FIFA EA Sport a usare il mio nome e la mia faccia? E' ora di indagare" aveva ferocemente scritto lo svedese con Raiola che ha sottolineato il reale nodo del problema: "I diritti di immagine individuale di Zlatan non sono di FIFA, FIFPro o dell'AC Milan. Appartengono al giocatore stesso. Se EA Sports vuole continuare l'attività come fa, li porteremo in tribunale, così come tutti coloro che stanno vendendo diritti che non hanno"

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