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Ibrahimovic chiede tutele per i convocati in Nazionale, la risposta di Infantino: “Il mondo gira…”

Zlatan Ibrahimovic ha espresso la propria preoccupazione sulla gestione dei calciatori, sempre più chiamati a giocare tra club e Nazionali, puntando il dito sui calendari internazionali. La risposta di Gianni Infantino, Presidente FIFA non si è fatta attendere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dal suo nuovo ruolo dirigenziale nel Milan e in RedBird, Zlatan Ibrahimovic ha voluto esprimersi pubblicamente anche sul sempre più delicato e precario rapporto tra club e Nazionali, con di mezzo i calciatori costretti a dover rispondere alle convocazioni e a dare retta alle rispettive società. Imputando la principale causa delle attuali disfunzioni, anche senza mai nominarla, alla FIFA di Gianni Infantino, che costruisce calendari senza tutelare i calciatori. Così il numero del calcio mondiale non ha mancato la pronta risposta: "Zlatan? Tutto ovvio, il mondo muove, il mondo gira…"

Infantino risponde a Ibrahimovic: "Tutto ovvio, ma il mondo gira, il mondo cambia…"

L'occasione l'ha data la nuova ECA, l'EFC che ha svolto la propria Assemblea Generale a Roma, dove erano presenti proprio l'ex stella rossonera e l'attuale Presidente FIFA. Tra i tanti temi trattati – tra cui non la possibilità di un nuovo eventuale Super torneo, ancora una volta messo alla porta da Ceferin – anche il tema dei rapporti tra Nazionali, Federazioni e club con al centro i calciatori, sempre più sballottati in giro per il mondo come pacchi postali a causa dei mille impegni. Tema molto sentito da Ibrahimovic e davanti al quale, Infantino non si è tirato indietro: "È tutto ovvio, ed è quella la direzione che stiamo prendendo e che si deve prendere: bisogna cercare ulteriori tutele nei confronti dei giocatori. Giusto dire che servono calendari migliori, che i giocatori vengano chiamati solo in caso di partite della Nazionale. Tutti devono fare il proprio,  il mondo gira, cambia…"

Cosa aveva detto Ibrahimovic sulle convocazioni in Nazionale: "Il calendario va usato bene…"

Dunque, la frecciatina è stata immediatamente rispedita al mittente, nel classico gioco tra le parti. Ma cosa aveva detto Ibrahimovic da spingere Infantino a ritornare sul tema dei convocati per le Nazionali? Semplice: Zlatan aveva puntato l'indice su chi gestisce l'agenda del calcio mondiale, ovvero la FIFA. L'Istituzione – mai nominata apertamente – ma costantemente presente nel pensiero dell'ex attaccante: "Si devono rispettare le condizioni fisiche del giocatore e le esigenze dei club, rivedere i calendari. Ad esempio si possono chiamare in Nazionale i calciatori solo quando necessario… sarebbe nell'interesse di tutti. Finché il calendario è gestibile allora è tutto possibile altrimenti no, va usato bene".

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