I tifosi dell’Italia voltano le spalle al campo durante l’inno di Israele in un ambiente surreale

Tifosi dell'Italia voltano le spalle al campo durante l'esecuzione dell'inno nazionale d'Israele. Sono circa 200 (184 per la precisione) e tutti, o quasi, hanno inscenato quella protesta plateale. È successo a pochi istanti dall'inizio della partita di qualificazione ai Mondiali 2026 che si gioca in campo neutro, a Debrecen (in Ungheria), in uno scenario surreale per lo stadio quasi del tutto vuoto, per le eccezionali misure di sicurezza e per il contesto ambientale che ha accompagnato il match. Fischi e buuu di protesta sono rimbombati all'interno dell'impianto anche al momento dell'esecuzione dell'inno nazionale della selezione mediorientale.
Fischi all'inno nazionale israeliano
Da protocollo, il primo inno nazionale seguito è stato quell'Italia, che gioca in trasferta. A cantarlo sono i sostenitori della Nazionale giunti in Ungheria. Quando tocca a Israele, si ripete il copione avvenuto a settembre di un anno fa ma a Budapest (settembre 2024) e in occasione di un incontro di Nations League: anche allora il pubblico di fede italiana scelse di girarsi di spalle, sottolineando la loro protesta anche in maniera rumorosa.

Cartelli con la scritta "Stop" esposti dai tifosi italiani
Oltre ai fischi all'inno e al gesto di voltarsi di spalle, i tifosi azzurri hanno manifestato il loro dissenso verso Israele anche in un altro modo: esponendo dei cartelli che recano la scritta "Stop", in riferimento alle operazioni militari dello Stato ebraico in Palestina, per l'offensiva massiccia lanciata su Gaza.

Israele in campo con la fascia nera al braccio
Le immagini della diretta tv hanno mostrato un altro particolare quando le squadre sono entrate in campo. Lo si è visto al momento all'uscita dal tunnel e più ancora quando la selezione israeliana s'è schierata a centrocampo prima del match: aveva una fascia nera al braccio (richiesta fatta e ottenuta dalla Uefa in queste ore) in segno di lutto per l'attacco terroristico che a Gerusalemme ha provocato a morte di almeno sei persone.