I sospetti del Barcellona sulla partita con l’Inter: “L’UEFA dovrebbe indagare”. Higler è nel mirino

Alla fine di una partita epica, destinata a restare nei libri della storia del calcio, l'Inter ha conquistato la finale di Champions League: 7-6 il risultato complessivo delle due sfide di semifinale col Barcellona, col match di ritorno a San Siro – conclusosi 4-3 ai supplementari – che ha regalato emozioni a profusione. I blaugrana erano comprensibilmente distrutti a fine partita e si sono scagliati contro la direzione arbitrale: nel mirino non c'è solo il polacco Szymon Marciniak, che secondo Flick "ogni decisione che prendeva, anche se 50-50, era a a favore dell'Inter", ma anche il VAR, l'olandese Dennis Higler, coadiuvato da un suo connazionale come AVAR, Pol van Boekel. Pedri ci va giù durissimo: "L'UEFA dovrebbe indagare. Ci sono cose che non capisco".
Il precedente a San Siro contro l'Inter con i due olandesi in sala VAR: il Barcellona protestò in maniera veemente
Il punto è che già la designazione dei due olandesi in sala VAR aveva fatto storcere la bocca a qualcuno nell'ambiente del Barcellona, visto che con loro ci sono dei precedenti molto negativi, di cui uno proprio a San Siro in un'altra sfida contro l'Inter. Era il 4 ottobre 2002, fase a gironi di Champions, ruoli invertiti, VAR Pol van Boekel e AVAR Higler: il match finì 1-0 per i nerazzurri. La direzione dell'arbitro sloveno Vincic fu contestatissima dai catalani per un paio di episodi giudicati a loro sfavore, anche in sede di VAR: un gol annullato a Pedri per mano di Ansu Fati che secondo i blaugrana era accidentale e un rigore non concesso per mano di Dumfries.
Già all'epoca le lamentele del Barcellona puntarono sulla sala VAR, visto che uno dei due olandesi, Pol van Boekel, era stato a sua volta VAR in occasione della sfida di Champions persa in casa del Bayern, con un altro rigore non concesso. Si parlò dopo quell'Inter-Barcellona del 2022 di un reclamo del club catalano all'UEFA e dell'esplicita richiesta di non vedere più van Boekel neanche col binocolo, sia come arbitro che come assistente al video. Rivederlo martedì sera davanti al monitor assieme al connazionale Higler ha risvegliato vecchi fantasmi per la società di Laporta.
Il Barcellona si sente defraudato: "Non so cosa ci sia che non va in questo stadio", "Hanno visto tutti"
E poi c'è la direzione in campo di Marciniak, quei "50 e 50" che sarebbero sempre stati fischiati a favore dell'Inter: "Gli ho detto quello che penso, ma non lo dirò qui", ha detto dopo il match Flick, che è stato ammonito per aver protestato ed è stato anche visto parlare con l'arbitro alla fine del primo tempo, mentre entrambe le squadre stavano tornando negli spogliatoi.
"Non so cosa ci sia che non va in questo stadio. Sono venuto qui tre volte e, per un motivo o per l'altro, o per circostanze impreviste, le cose non sono andate come volevamo. Sappiamo tutti cos'è successo con questo arbitro l'ultima volta che siamo venuti qui", ha detto Eric Garcia, probabilmente riferendosi tuttavia al precedente in cui non c'era Marciniak, ma la coppia olandese al VAR (in quella occasione il difensore fu tra quelli che protestò di più). Anche perché, nell'unico precedente arbitrato invece da Marciniak al Meazza (Inter-Barcellona 1-1 del 6 novembre 2018) non ci furono episodi arbitrali particolarmente controversi.
Anche Araujo ha attaccato la direzione del match: "C'entra qualcosa l'arbitro? Credo di sì. Nell'azione del 3-3, è stato fallo su Gerard Martin". E ancora Inigo Martinez (che peraltro si è macchiato del bruttissimo gesto dello sputo ad Acerbi): "Tutti hanno visto che le decisioni sono sempre andate nello stesso modo".
I quattro episodi contestati dal Barcellona: il VAR è intervenuto solo contro di loro
Sono tante le azioni di cui si lamenta il Barcellona, quattro soprattutto: il fallo di mano di Acerbi nel primo tempo giudicato da rigore, il penalty dato all'Inter per il fallo di Cubarsí su Lautaro poco prima dell'intervallo (dopo l'intervento del VAR), il rigore prima dato e poi tolto (ancora dopo intervento del VAR) a Lamine Yamal, con contatto giudicato fuori area, il presunto fallo di Dumfries su Gerard Martin prima del cross dell'olandese per il gol del 3-3 segnato da Acerbi. La domanda che si fanno a Barcellona (eloquente il titolone del Mundo Deportivo) è: perché sono state riviste dal VAR solo le azioni contro di loro?
