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Gundogan chiude l’anno in ospedale: si apre la testa e perde sangue, corsa per suturarlo

Brutto quarto d’ora a fine anno per Ilkay Gundogan: il centrocampista del Barcellona è stato portato di corsa in ospedale per suturare una ferita alla testa che perdeva molto sangue.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ilkay Gundogan ha salutato il 2023 con un bellissimo post sul proprio profilo Instagram: una foto che lo ritrae assieme alla moglie Sara e al primo figlio Kais, nato lo scorso 15 marzo. A corredo dello scatto parole di gratitudine per quello che il destino gli ha concesso negli ultimi 12 mesi: "È stato il miglior anno della mia vita finora. Diventare padre per la prima volta, vincere il Triplete col Manchester City come capitano della squadra e firmare per il club dei miei sogni di bambino, il Barcellona". E tuttavia qualche ora prima il 33enne centrocampista tedesco di origini turche aveva vissuto un brutto quarto d'ora, con una corsa in ospedale per chiudere una ferita molto sanguinosa che gli si era aperta in testa.

Il giocatore – arrivato in estate al Barcellona dal City a parametro zero – si è infortunato nella palestra della Ciutat Esportiva Joan Gamper dopo il precedente allenamento a porte aperte. Mentre faceva esercizi di forza, ha battuto la testa con un peso con cui stava lavorando. Il colpo – evidentemente bello forte – ha provocato un taglio significativo e una conseguente emorragia alla tempia. Per questo motivo hanno dovuto portarlo in ospedale, dove hanno suturato la ferita con diversi punti, testimoniati dalla foto pubblicata dalla moglie in una storia su Instagram.

Un infortunio che si è risolto senza ulteriori patemi e non pregiudicherà la presenza di Gundogan alla ripresa della Liga dopo la sosta: l'ex Borussia Dortmund e City sarà regolarmente a disposizione per la partita che giovedì prossimo il Barcellona giocherà contro il Las Palmas a Gran Canaria. Il nazionale tedesco potrà dunque viaggiare con la squadra blaugrana e mettersi a disposizione di Xavi per il primo match dell'anno.

Del resto Gundogan è fin da subito diventato un pilastro del Barça, inamovibile nel centrocampo a tre del tecnico: quest'anno non ha saltato neanche una delle 24 partite ufficiali disputate dai catalani, segnando due gol e mettendo a referto anche sei assist. Se il Barcellona vuole risalire in classifica dall'attuale terzo posto a sette punti dal Real Madrid capolista, non può assolutamente prescindere da uno dei suoi leader.

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