Guerra al Boxing day in Premier League, anche Conte alza la voce: “Una perdita di tempo”

L'Inghilterra sta vivendo molte difficoltà a livello sanitario per un rialzo dei casi di Covid-19 dovuti alla variante Omicron e nelle ultime settimane sono state diversi i club che hanno dovuto affrontare l'emergenza contagi nei rispettivi gruppi squadra. Il governo inglese per ora non ha adottato nuove restrizioni immediate ma intende tenere sotto "controllo costante" i dati e non esclude nuovi provvedimenti nei prossimi giorni. Chi non la pensa così è la Premier League, che dopo aver valutato la situazione ha ritenuto di non dover rinviare i tre turni previsti nelle festività natalizie e non ha modificato nemmeno le regole per gli spettatori. Tutto prosegue come se nulla stesse accadendo.
Dopo Liverpool-Leeds e Wolverhampton-Watford, oggi è stata rinviata anche Burnley-Everton ma la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi giorni: dopo i focolai di Tottenham e Manchester United, ci sono sempre più squadre che contano casi nei loro roaster e nella giornata di giovedì si è tenuto un incontro per discutere dell'impatto che la pandemia potrebbe avere sulla salute dei giocatori.
Nel corso della riunione che si è tenuta via Zoom, i manager del massimo campionato inglese hanno anche colto l'occasione per insistere sulla questione del benessere dei giocatori e in tanti hanno fatto capire che uno stop sarebbe stata la cosa migliore per tutti ma la proposta è stata rigettata dalla Premier League, che non ha voluto modificare il calendario natalizio.

Tanti allenatori hanno fatto sentire la loro voce: Rafa Benitez ha chiesto espressamente una pausa fino al nuovo anno, Pep Guardiola e Jurgen Klopp non hanno per niente gradito questa decisione di proseguire senza nessuna modifica e Antonio Conte ha commentato molto duramente la scelta dei vertici del calcio inglese.
L'allenatore del Tottenham non ha risparmiato critiche sulla gestione della situazione alla Premier dopo i tanti elogi spesi in passato per il torneo britannico: "Quando hai un muro davanti puoi dire o chiedere quello che vuoi. Ma ogni decisione era stata già presa. Noi abbiamo cercato di parlare. Alcuni allenatori hanno provato a parlare per chiedere soluzioni ma credo che tutto fosse deciso. Una perdita di tempo? Penso di sì".